“SITUAZIONE DI EMERGENZA GRAVE” – .

“SITUAZIONE DI EMERGENZA GRAVE” – .
“SITUAZIONE DI EMERGENZA GRAVE” – .

A seguito del grave crollo di una parte del controsoffitto dell’androne dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, avvenuto nel pomeriggio del 17 giugno, i sei sindaci dell’isola d’Ischia, attraverso una nota congiunta, hanno chiesto un intervento urgente incontro al direttore dell’ASL Napoli 2 Nord Iervolino, al direttore generale per la tutela sanitaria e il coordinamento del Servizio sanitario regionale Antonio Postiglione e al presidente De Luca, unitamente al direttore dell’ASL Mario Iervolino con il prefetto Michele di Bari per discutere le criticità dell’ospedale Lacchese. Oltre all’incidente ci viene chiesto di parlare anche di “carenza cronica di personale” e molto altro ancora. Ecco il testo integrale del documento sottoscritto dai sei principali cittadini isolani che, a seguito del crollo e della grave criticità dell’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, hanno rivolto una “Richiesta urgente di incontro con i sindaci rappresentare le comunità locali”.

“In relazione all’oggetto si dà seguito alla precedente corrispondenza e alle annose problematiche dell’Ospedale Anna Rizzoli, per segnalare, infine, le gravi conseguenze del crollo del controsoffitto nell’atrio dell’Ospedale Rizzoli frequentato da pazienti , personale medico, paramedico, familiari dei pazienti, ospiti stranieri, crollo che solo fortunatamente ha evitato vittime tra pazienti e personale, ma che avrebbe potuto provocarle vista l’entità dei danni subiti dalla struttura. L’ASL Na 2 Nord ha comunicato che l’incidente ha comportato la necessità di prestare cure ad un utente che ha riportato lievi ferite e ad una giovane donna incinta per lo spavento provato e che per motivi precauzionali tre stanze del reparto di Chirurgia sono state temporaneamente sgombrate e i pazienti furono trasferiti in altri reparti. L’accesso all’ospedale dall’ingresso principale è sospeso per motivi di sicurezza. Il Sindaco del Comune di Lacco Ameno con ordinanza n. 14 del 18.06.2024 ha disposto, tra l’altro, l’inibizione temporanea dell’utilizzo della sala CUP e del sovrastante locale adibito a struttura di degenza del reparto di chirurgia ortopedica come da protocollo. 37815 del 17.06.204 del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. È appena il caso di sottolineare che per un’isola di oltre sessantamila abitanti residenti e centinaia di migliaia di turisti che la affollano per sei mesi all’anno, la cronica carenza di personale, la limitazione del punto di campionamento a un solo e l’inserimento di collaboratori professionali sanitari in sostituzione degli assenti per trasferimento, malattia o impedimento, in concomitanza con la sospensione dei lavori di ampliamento che risale ormai al 2023, pone ormai l’Ospedale Anna Rizzoli in una situazione di emergenza permanente. A ciò si aggiunge che l’utilizzo dei container dove si trovano gli spogliatoi del personale del 118, degli autisti e depositi vari, che avrebbe dovuto rappresentare una soluzione di emergenza, è continuato nel tempo con gravi disagi per gli operatori. La mancanza di spazio si ripercuote sulla mancanza di sale d’attesa per i reparti di radiologia e di laboratorio e sul conseguente disordine di corridoi con persone in attesa e arredi provvisoriamente posizionati. Anche i reparti di Ortopedia e Cardiologia presentano alcune criticità legate alla carenza di personale con la conseguente necessità di trasferire spesso i pazienti presso strutture di terraferma. In qualità di rappresentanti delle comunità locali, i Sindaci esprimono la più viva preoccupazione per la situazione dei servizi sanitari che si delinea in piena stagione turistica 2024 su un’isola che ha visto una progressiva riduzione delle strutture di pronto soccorso e del personale degli ospedali. dell’Ospedale Anna Rizzoli, richiedendo espressamente alle autorità interessate di valutare la possibilità di convocare con ogni cortese urgenza dell’isola d’Ischia uno specifico incontro con tutti i Sindaci per discutere delle criticità evidenziate”. I sindaci confidano, dicono, in “riscontri consueti e attivi”.

 
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