Negli ultimi due anni il prezzo dell’oro ha continuato a salire. Tuttavia non sono stati gli investitori occidentali a sostenere questa dinamica, che anzi hanno venduto massicciamente, bensì quelli orientali. Cosa potrebbe significare tutto questo per il futuro dell’oro?
Cosa ha causato il rally dell’oro?
Nonostante le continue svendite da parte degli investitori occidentali nel 2023 e nel 2024, l’oro ha raggiunto nuovi massimi storici, superando i 2.300 dollari l’oncia. Questa crescita è stata alimentata dagli acquisti da parte delle banche centrali, degli investitori e delle famiglie dell’Est, con la Cina in testa, seguita dal Medio Oriente e da altre regioni. Le fragilità geopolitiche e fiscali, insieme alle tendenze demografiche e alla deglobalizzazione, stanno rendendo l’oro sempre più attraente a livello globale. Questo contesto potrebbe portare a uno dei mercati rialzisti più forti da quando il presidente Nixon abolì il gold standard nel 1971, ponendo fine alla convertibilità del dollaro in oro.
Le banche centrali dell’Est hanno spinto i prezzi al rialzo
La forza dell’oro riflette il passaggio a un mondo multipolare, influenzato dalle crescenti tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina e dalle sanzioni imposte alla Russia dopo la sua invasione dell’Ucraina nel 2022. Questi eventi hanno portato le banche centrali, in particolare quelle di Cina, Singapore e Polonia, ad acquistare oro come riserva monetaria, aumentando la quota di oro nelle loro riserve totali dal 12,9% nel 2021 al 15,3% nel 2023.
Gli acquisti di oro da parte delle banche centrali riflettono i cambiamenti nelle dinamiche geopolitiche e fiscali globali. Dopo la fine della Guerra Fredda, le banche centrali occidentali hanno svenduto gran parte del loro oro. Tuttavia, la crisi finanziaria del 2008 e l’introduzione del quantitative easing hanno invertito questa tendenza, spingendo le banche centrali dei mercati emergenti ad aumentare i propri acquisti di oro.
Nel 2022 e nel 2023, le banche centrali hanno acquistato oltre 1.000 tonnellate di oro, equivalenti al 20% della domanda globale, un ritmo che è continuato nel primo trimestre del 2024. Ciò potrebbe essere il preludio a un passaggio sostenuto all’oro, dato l’attuale contesto di crisi. tensioni geopolitiche e fragilità fiscali.
Inoltre, la domanda di oro da parte delle famiglie cinesi è aumentata in modo significativo. Il declino del mercato immobiliare ha portato molti a considerare l’oro come un’opzione di investimento sicura. Questo cambiamento potrebbe non essere temporaneo.
Gli investitori occidentali, che finora hanno venduto oro, potrebbero presto invertire questa tendenza, soprattutto se la politica monetaria si allenterà ulteriormente quest’anno. In un contesto in cui la credibilità fiscale delle banche centrali e dei governi è in discussione, l’oro continuerà a rappresentare un’importante copertura per gli investitori.
Il rally dell’oro è destinato a continuare? Le indicazioni dell’analisi grafica
Dopo i massimi storici, i prezzi dell’oro hanno rotto il supporto chiave nell’area dei $ 2.349. Solo il recupero di questo livello a fine settimana potrebbe favorire una ripresa al rialzo secondo l’indicatore di scenario nella figura con la linea continua.
Qualora, invece, i prezzi dovessero chiudere sotto area 2.301 dollari, allora il ribasso potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
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