La Juventus, sul suo sito ufficiale, ricorda il primo giorno di Alessandro Del Piero in bianco e nero. Era il 28 giugno 1993: “
Ci sono momenti in ogni storia – maiuscola o minuscola, non importa – che cambiano il corso degli eventi, il ritmo della narrazione e in parte segnano indelebilmente ciò che accadrà nei mesi e negli anni a venire. La Juventus e Alessandro Del Piero speravano quel 28 giugno 1993 che le cose potessero andare così, ma non pensavano di andare oltre le loro più rosee aspettative: facendo del numero 10 di origini venete il simbolo, il Capitano, il più rappresentativo giocatore della storia della Juventus.
Un giovane talento prelevato dal Padova in un’estate particolare per la Juventus – con i giornali che, guardando Del Piero, inizialmente parlavano di un nuovo Paolo Rossi, accorgendosi poi che il paragone più calzante era molto più vicino nel tempo ed era Roberto Baggio; sette anni più grande di lui e il giocatore con cui era chiamato a fare la staffetta.
In realtà, agli esordi del 1993, Del Piero giocò molto anche con la Primavera della Juventus, con cui vinse sia il campionato di categoria sia il torneo di Viareggio nei primi mesi bianconeri. Nel frattempo, però, si era già aperta più volte la finestra sulla prima squadra, spianando la strada a quella che poi sarebbe diventata una grande storia d’amore.
Col senno di poi, è stato sicuramente uno degli acquisti più grandiosi della storia della Juventus, il più significativo: Alessandro Del Piero ha incarnato lo spirito juventino ben oltre le 705 presenze e i 290 gol in bianconero (che restano comunque numeri da record e attualmente impensabili per chiunque da battere).
È stato il figlio, il fratello maggiore e l’amico che milioni di tifosi hanno seguito, apprezzato e sostenuto in campo per 19 anni. Leale come solo Del Piero e il suo talento sapevano essere nei confronti della Juventus.
Ricordando il 28 giugno e questo giorno speciale, il numero 10 della Juventus scriveva sui social qualche anno fa: «Sognavo di indossare la maglia della Juventus molto prima che Boniperti mi portasse a Torino: il 28 giugno 1993, il Presidente mi fece firmare il mio primo contratto e mi ha ricordato che ‘vincere non è importante, è l’unica cosa che conta’».
Difficile trovare un modo migliore per essere campioni, uomini, tifosi della Juventus”.
