300 evacuati da Cogne in elicottero – .

300 evacuati da Cogne in elicottero – .
300 evacuati da Cogne in elicottero – .

Danni e vittime anche in Svizzera, nel Canton Ticino. In Francia tre morti per la caduta di un albero

1 luglio 2024

Anche se nel cielo di Piedmont and Valle d’Aosta le nuvole grigie continuano a destare preoccupazione, il pericolo di una nuova alluvione sembra per il momento passato. Fortunatamente non si registrano vittime o feriti, ma intanto le due regioni del nord-ovest devono fare i conti con la grande danno causati da quelle ore di pioggia torrenziale che hanno messo in ginocchio il traffico e costretto all’evacuazione – a Cogne – di 300 persone tramite l’impiego di elicotteri. Le situazioni più difficili si sono verificate in Valle d’Aosta. Qui, presso la sede della Protezione Civile, si è riunito il Centro Coordinamento Soccorso (CCS).

Dopo l’alluvione delle ultime ore, il Dora Baltea sta attualmente vedendo calare i livelli delle sue acque. L’intera valle di Cogne è stata particolarmente colpita dai disastri, dove si sono registrati crolli e colate detritiche, oltre a diffuse inondazioni degli affluenti del Grand Eyvia. 300 persone evacuate mediante l’impiego di 4 elicotteri furono distribuiti tra Cogne (100) e Valnontey (200), e furono trasferiti ad Aymavilles. La Protezione Civile regionale sta predisponendo il Decreto Calamità a cui seguirà la richiesta di sostegno al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

“In queste ore – ha spiegato il Il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin – ci stiamo concentrando principalmente sulaccessibilità della valle di Cogne che richiede interventi importanti e non risolvibili in tempi brevi oltre che sui servizi e sui bisogni della comunità isolata dalle strade interrotte, ma alta l’attenzione anche sugli ingenti danni a Breuil-Cervinia e sul ripristino della viabilità nella bassa Valle. Abbiamo chiesto agli amministratori locali di tutti i comuni coinvolti di avviare la conta dei danni per arrivare nei prossimi giorni ad una stima complessiva”.

Situazione difficile anche a Valtournenchedove il paese fu invaso da una colata di fango e detriti. “Abbiamo avuto questa forte alluvione, ma stiamo lavorando per tornare al più presto possibile”, ha detto a LaPresse il sindaco Elisa Cicco. Per fortuna non ci sono stati infortuni o altre situazioni gravi: ora ci stiamo rialzando”. “Stiamo pulendo con le ruspe, stiamo intervenendo tempestivamente. Tutti insieme, tutta la città è unita e sta lavorando con la massima collaborazione”.

Il Ministro della Protezione Civile segue costantemente gli sviluppi, Nello Musumeciche in una nota ha espresso “vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite”, ribadendo la necessità di “non parlare più di eventi eccezionali ma ordinari, ai quali purtroppo dobbiamo prepararci tutti, istituzioni e cittadini, in una grave situazione strutturale e non strutturale”. attività di prevenzione”. Anche in Piemonte le violente piogge hanno causato molti danni e disagi. Frane e smottamenti si sono verificati nelle province del Verbano e di Torino.

Il sindaco di Noasca teme di rivivere l’incubo dell’alluvione del 2000, Domenico Aimoninoche ha dichiarato a LaPresse: “Siamo stati fortunati a non aver avuto vittime, ma abbiamo registrato ingenti danni sulle pareti della cascata dove si sono registrate 4 frane”. Aimonino ha anche spiegato di aver sentito il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che lo ha rassicurato sulla richiesta dello stato di calamità. Intanto, è previsto il fronte maltempo sul Nord Est.

Per oggi lo era Allerta gialla diramata per Veneto, Friuli Venezia Giulia e alcune zone dell’Emilia Romagna. Sono previste precipitazioni sparse o diffuse fin dalle prime ore, prevalentemente sotto forma di rovesci o temporali, su Friuli Venezia Giulia e Veneto, estendendosi all’Emilia-Romagna dal pomeriggio. I fenomeni saranno accompagnati da forti rovesci, frequente attività elettrica, localizzate grandinate e forti raffiche di vento.

Danni e vittime nel Canton Ticino. Francia, tre morti per la caduta di un albero

Non solo il nord Italia. L’ondata di brutto tempo Ha colpito anche svizzero e dentro Franciacausando danni e vittime. Nel Paese svizzero la regione più colpita è stata quella di Canton of Ticinodove si è verificata una frana in località Fontana, nel comune di Cevio, provocando almeno tre morti. Non si hanno notizie, invece, di una quarta persona, dispersa in Val Lavizzara. Pioggia e forti venti hanno devastato il territorio e ingrossato le acque del fiume Maggia, che hanno raggiunto i 2mila metri cubi al secondo. Una situazione che ha portato all’evacuazione dei campeggi situati lungo la Magia. Il ponte stradale del Visletto è crollato, mentre non ci sono più collegamenti tra la bassa e l’alta Valmaggia.

Più a nord, il Rodano ha straripato in diverse zone del Canton Vallese, allagando un’autostrada e una linea ferroviaria. Secondo la polizia le valli laterali a sud del Rodano sono state colpite da piogge particolarmente forti. Il corpo di un uomoche era stato denunciato come scomparso dal suo compagno, era trovato in un hotel nella località alpina di Saas-GrundSi ritiene che sia stato colto di sorpresa dal inondazioniUn’altra persona, invece, risulta dispersa da sabato sera nella zona di Biin, nell’alta valle del Rodano, vicino al confine con l’Italia.

Tragedia è avvenuta anche nel dipartimento dell’Aube, nella regione francese del Grand Est, flagellato da pioggia e raffiche di vento. Sulla strada D396, tra Rosnay-l’Hôpital e Brienne-le-Château, un albero è caduto a causa del maltempo, travolgendo un’auto. Il budget è tre morto e uno gravemente feritoSecondo la ricostruzione del vicesindaco di Rosnay-l’hôpital, Brice Martin, “gli automobilisti si sono fermati davanti” a una casa, cercando riparo, ma l’albero – un castagno – si è spezzato a cinque metri di altezza per la forza del vento, cadendo violentemente sulla vettura”. Per il dipartimento dell’Aube, come per altri 34, Météo-France aveva diramato un’allerta arancione per maltempo.

 
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