Non stop. Hanno attivato questa modalità the workers of Spinosa Costruzioni che in questi giorni stanno lavorando incessantemente alla posa delle piastrelle della primo lotto di Corso Vittorio Emanuele di completarlo – nonostante il piccolo ritardo che hanno incontrato – entro il mese di luglio. Tutti i zanelle (il sistema di raccolta delle acque posizionato ai lati del lungomare) e da qualche giorno stanno anche lavorando alla sistemazione a “spina di pesce” di tutte le piastrelle di quella particolare pietra su cui si deve fare un lavoro preventivo prima di poterle posare. L’impatto visivo è comunque notevole e si mostra a tutti i passanti e ai salernitani che, di tanto in tanto, tra gli ostacoli del cantiere e qualche rumore eccessivo, si fermano curiosi a immaginare il nuovo volto del salotto buono della città. Sotto il sole cocente di fine giugno, non conoscono – quindi – tregua. Nonostante i disagi, specie nella parte interessata dalla posa, che stanno cercando di ridurre al minimo, creando passaggi da una parte all’altra per consentire il più possibile l’ingresso nei negozi e negli esercizi commerciali. Gli stessi commercianti – alcuni – che tirano un sospiro di sollievo dopo aver visto i lavori quasi ultimati.
LE VOCI
E dopo le proteste, i dubbi e qualche punto interrogativo di troppo, guardando il grigio chiaro e pulito della nuova carreggiata, gli animi sembrano placarsi nell’attesa di essere liberati da barriere e operazioni. È il caso di Fabio, responsabile del punto vendita Apple che non ha mai avuto dubbi sulla buona riuscita del lavoro: «È normale provare un po’ di disagio, spesso con i rumori di sottofondo del cantiere è anche difficile comunicare con i clienti. Ma un piccolo sacrificio vale la pena di essere vissuto perché se guardo dall’alto come stanno venendo i lavori immagino come sarà tutto il Corso con questa nuova passeggiata. Non nascondiamo di aver avuto un calo di fatturato e in termini economici, forse avrebbero potuto agevolarci semplicemente abbellendo le transenne come succede in altre città, installando foto del progetto o dandoci la possibilità all’inizio del cantiere di rendere più visibili i nostri negozi con istruzioni precise e dettagliate. Ma forse invece di proteste o polemiche fini a se stesse, avremmo potuto proporre proprio questo. Quando abbiamo detto alla nostra azienda che saremmo stati interessati dai lavori ci hanno detto che succede in tutte le grandi città. Quindi aspettiamo, nonostante qualche disagio ma era un lavoro necessario. Ho assistito personalmente a tante cadute in questi mesi per l’asfalto scadente e ho letteralmente aiutato tanti anziani a rialzarsi. Ben vengano questi lavori, magari la prossima volta con qualche dettaglio in più da curare per i commercianti». Dello stesso parere il dipendente di un negozio di abbigliamento: «Chi ci conosce sa dove trovarci. Abbiamo perso clienti occasionali e qualche turista. Ma quando – spero a breve – i lavori saranno ultimati, l’immagine di un Corso diverso potrà aiutarci e noi dovremmo essere bravi a recuperare». Ma tra i commercianti c’è chi storce ancora il naso e non vuole «commentare», restando «in attesa che tutto finisca, sperando di poter approfittare del periodo dei saldi».
AMMINISTRAZIONE
Per l’assessore al Commercio Dario Loffredo, in ogni caso la porta del suo ufficio resta “sempre aperta a proposte e discussioni, ci sono lavori importanti in corso ed è chiaro che creano disagi. Ma ancora più evidente al termine delle operazioni sarà vedere il salotto buono della città completamente rinnovato, ne trarranno beneficio i cittadini e gli stessi commercianti”. I sopralluoghi degli amministratori del Comune sul posto sono sempre più frequenti dallo stesso Loffredo all’assessore alla mobilità Rocco Galdi. Per ora è meglio non annunciare ad alta voce una data precisa di fine del primo lotto (da via Santi Martiri a via Diaz), ma nel “ritardo” si intravede la “puntualità”.
