il prigioniero si dà fuoco, bruciati anche gli agenti – .

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il prigioniero si dà fuoco, bruciati anche gli agenti – .

Carcere di Sassari: detenuto si dà fuoco in infermeria. Bruciati anche gli agenti della polizia penitenziaria intervenuta per salvarlo

Un detenuto si è dato fuoco nell’infermeria del carcere Bancali la sera del 21 giugno. In passato l’uomo sarebbe già stato coinvolto in eventi critici durante la sua detenzione.
Lo annuncia il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Sappe, che ha indetto una manifestazione di protesta per venerdì 28 giugno davanti alla sede dell’Azienda penitenziaria regionale di Cagliari.

Secondo il rapporto Sappe, un uomo di origine marocchina si è cosparso il corpo di alcol e si è dato fuoco a fine serata.
Oltre a lui, sono rimasti ustionati e contusi anche alcuni agenti della polizia penitenziaria intervenuti per salvare l’uomo, ora ricoverato nel centro grandi ustionati dell’ospedale di Sassari.

Antonio Cannas, delegato per la Sardegna dell’Unione Autonoma di Polizia Penitenziaria.
“Stiamo parlando di un individuo molto complicato, che due settimane fa si era reso responsabile di aver aggredito il personale lanciandogli addosso un estintore, denunciato più volte per comportamento aggressivo e autolesionismo.
Ora speriamo che i colleghi ustionati e feriti guariscano il prima possibile. A loro va la nostra solidarietà”.

Il sindacalista annuncia che venerdì 28 giugno il Sappe, insieme ad altre organizzazioni sindacali Bancali, organizzerà un sit-in di protesta a Cagliari, davanti alla sede del Prap.
“Solleciteremo ancora una volta l’intervento del Ministero della Giustizia e degli Organismi nazionali dell’Amministrazione penitenziaria sulle criticità di Bancali, note a tutti in tema di lavoro, relazioni sindacali e sicurezza interna.
Ciò che serve qui sono misure concrete, capaci di ripristinare la legalità e la sicurezza per gli agenti penitenziari, lasciati nello scompiglio e alla deriva”.

Pieno appoggio alla protesta della Polizia Penitenziaria di Bancali, a Sassari, arriva da Donato Capece, segretario generale del Sappe:
“Come Segreteria Generale del Sappe ci attiveremo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per garantire che le giuste proteste dei colleghi sassaresi e dell’intera Regione ricevano attenzione e conseguenti provvedimenti.

Auspichiamo che i vertici del DAP e dell’Azienda Penitenziaria Regionale di Cagliari intervengano tempestivamente e adottino con urgenza le misure necessarie a tutelare la sicurezza del carcere.
Ogni giorno giungono notizie di attacchi contro le donne e gli uomini del Corpo in servizio negli istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenza da parte di una parte della popolazione carceraria che non ha remore ad attaccare coloro che rappresentano lo Stato in prigione”.

Fonte la nuova Sardegna

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