CHIETI. Violenza contro le donne e disabilità. Due temi apparentemente distanti al centro di un incontro organizzato ieri in Provincia dal presidente delle associazioni Teate Magnum e La Gente d’Abruzzo, Federico Gallucciin collaborazione con le associazioni Antigone presiedute da Maria Laura Di LoretoAned Abruzzo e Molise presieduta da Marina Stoppani, Aie Abruzzo e Molise rappresentata da Maria Pia PierfeliceIncludiamo disabilità e malattie rare presiedute da Anna Gloria Di Leo e Amare, associazione delle malattie ematologiche rare presieduta dal Angelo Lupo.
“Ho voluto un incontro su due temi importanti e attuali”, spiega Gallucci, “perché credo che per combattere la violenza sulle donne e migliorare il mondo della disabilità occorra ricorrere agli stessi valori e, in particolare, a due : la cultura del rispetto dell’altro e l’educazione alla sensibilità. Due denominatori comuni che trovano la loro massima applicazione nel mondo universitario, come momento più alto dell’universo culturale. Ed è questo il motivo per cui ho voluto con noi anche il nuovo rettore del d’Annunzio. Liborio Stuppianonché presidente della commissione per le pari opportunità Maria Franca D’Agostino e il coinvolgimento delle istituzioni e della politica. Un coinvolgimento, però, rigorosamente trasversale.”
L’evento è stato introdotto dai saluti istituzionali del sindaco di Chieti Diego Ferrara e il presidente della Provincia Francesco Menna e ha visto la presenza del responsabile regionale di Azzurro donne di Forza Italia Valeria Toppetti e il responsabile regionale ambiente e territorio per FI Sarah Marcozziche ha moderato il convegno. Erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario del Consiglio regionale Daniele D’Amarioil vicecoordinatore provinciale di FI Andrea Buracchio e gli esponenti di Fratelli d’Italia Rocco De Marco e Carol il profetaGallucci ha riconosciuto l’impegno dell’ateneo per la cultura e i valori e si è reso disponibile, insieme alle altre associazioni, a «sostenere l’università, nella prospettiva dell’area metropolitana. Perché», ha sottolineato, «è il momento di abbandonare i campanilismi dannosi e di saper vedere che anche Chieti può rafforzarsi e valorizzarsi in questa dimensione». (ai)
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