Caccia ai 20 uomini d’oro – .

Caccia ai 20 uomini d’oro – .
Caccia ai 20 uomini d’oro – .

SASSARI. È spietata la caccia al commando armato di 20 uomini che venerdì sera ha assaltato il caveau dell’istituto di vigilanza Mondialpol di Caniga, alla periferia di Sassari, sparando all’altezza del petto contro un’auto dei carabinieri crivellata di colpi e contro una pattuglia della polizia stradale accorsa sul posto. Il bottino della banda ammonterebbe a diversi milioni di euro, ma tra questi non ci sarebbe nemmeno il denaro della pensione che si trovava all’interno del caveau, dove i banditi non hanno fatto in tempo ad arrivare e che quindi non è stato toccato dalla rapina. Il denaro rubato, invece, era stato ritirato in giornata dalle guardie giurate e doveva essere contato prima di finire nel caveau.

UNA PIOGGIA DI FUOCO. Per compiere la clamorosa rapina è stato utilizzato anche un escavatore, con il quale è stato sfondato il muro con un grosso martello pneumatico e poi portato via il denaro con grandi sacchi da cantiere trasportati sul posto dagli stessi rapinatori che hanno sparato, all’altezza del petto, almeno 150 colpi contro la sede dell’istituto e i suoi dipendenti e contro la polizia. Diversi colpi sono stati sparati anche contro il posto di sorveglianza e l’agente all’interno si è salvato grazie ai vetri antiproiettile. La polizia scientifica ha trovato circa 150 bossoli.

I SOLDI PORTATI FUORI CON L’ESCAVATORE. I sacchi sono stati estratti con il braccio dell’escavatore e caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, a bordo del quale la banda è fuggita verso Cagliari. Mentre era in corso la rapina, una pattuglia dei carabinieri e una pattuglia della polizia stradale, da direzioni opposte, hanno raggiunto la sede della Mondialpol e i banditi non hanno esitato a crivellare di proiettili le auto, sparando ad altezza d’uomo.

CHIODI SULL’ASFALTO PER BLOCCARE IL TRAFFICO. Altri membri del commando, si stima almeno una dozzina, hanno bloccato tutte le principali vie di accesso alla zona di Caniga, incendiando auto e coprendo l’asfalto con chiodi. In questo modo hanno ritardato l’arrivo della polizia e coperto la loro fuga.

POLEMICA SULLA SICUREZZA. Intanto si scalda la polemica sulla sicurezza. Giovedì prossimo si terrà a Sassari, in Prefettura, una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. Intanto, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, annuncia “oltre 4.800, tra poliziotti e carabinieri, i nuovi operatori che stanno prendendo servizio in questi giorni in tutta Italia”. Il coordinatore della Lega in Campania, Claudio Durigon, spiega che oltre ai 4.800 nuovi operatori delle Forze dell’ordine in tutta Italia, in Campania sono state assegnate altre 150 unità, tra polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, a supporto delle Forze dell’ordine già presenti sul territorio”.

SUCCESSO A METÀ. tornando alla clamorosa rapina di Sassari, il commando è riuscito ad impossessarsi “solo di parte del contante presente nell’ufficio e non del contenuto del caveau, la stanza blindata, che costituisce il cuore dell’edificio che non è stato espugnato”, precisa Mondialpol che aggiunge che “i sistemi di sicurezza nel complesso hanno resistito alla violenza dell’attacco”.

LE PROCEDURE DI EMERGENZA LIMITANO I DANNI. Mondialpol spiega che nonostante l’impiego di mezzi meccanici motorizzati, armi tipo kalashnikov, giubbotti antiproiettile e un’organizzazione meticolosa, l’azione criminale “è stata contenuta grazie alla prontezza del nostro personale che, anche sotto la pressione del fuoco nemico e della guerriglia , è riuscita ad attuare procedure di emergenza appositamente pensate per far fronte a situazioni straordinarie come quella di venerdì sera”.

 
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