Firenze, 1 luglio 2024 – È arrivato anche il giorno dell’addio. Nel calcio il 30 giugno segna il confine tra una stagione e l’altra. Contratti scaduti e mai rinnovati. La Fiorentina ci ha provato a modo suo, alla fine non se ne è fatto nulla. Così i canali social del club hanno scandito addii più o meno dolorosi. In mattinata da Viola Park hanno dedicato un bel post a Giacomo Bonaventura. Tante foto, tanti festeggiamenti inclusi nell’addio ufficiale. «Grazie Jack. Resterai per sempre parte della storia viola! In bocca al lupo per la tua prossima avventura! Bonaventura se ne va dopo quattro stagioni intense, con 162 presenze accompagnate da 22 gol e altrettanti assist. Oggettivamente l’addio più duro da digerire. Non è mancato il malcontento sociale per questa decisione durante la giornata, anche se è certa da giorni.
Poi nel pomeriggio sono arrivati gli altri due addii. Innanzitutto quello di Alfred Duncan. «Un percorso insieme durato più di quattro anni. Grazie di tutto!”. Il centrocampista ghanese lascia dopo 126 presenze e 6 gol. Prestazioni non sempre all’altezza delle aspettative, nel mezzo un prestito al Cagliari. Poi con Italiano è tornato a essere utile. Infine, un addio un po’ più freddo Gaetano Castrovilli, al quale la Fiorentina ha semplicemente augurato “in bocca al lupo per il futuro”. Il centrocampista pugliese meritava un finale diverso. Tante aspettative, belle giocate, diversi gol e la maglia numero 10. Anche il confronto con Antognoni è stato scomodo. Poi due operazioni allo stesso ginocchio e un rapporto con la società che gli è durato si sono complicati.
Ma finisce un’epoca e si apre un abisso a centrocampo. Questo è sicuramente un dato di fatto. Nelle prossime settimane Pradè e Goretti dovranno prendere almeno tre, se non quattro, pedine sulla linea mediana. Ma i primi giorni della settimana saranno monopolizzati dagli affari Zanioloche è ancora in cerca di una conclusione. Fiorentina e Atalanta ancora lontane dai 19-20 milioni che chiede il Galatasaray. Pradè e Goretti hanno sfruttato il weekend per decidere cosa fare. Da ora in poi ogni momento può essere buono per provare a chiudere. Ma questo vale anche per l’Atalanta, meno propensa dei viola a concedere l’obbligo di acquisto.
Alessandro Latini
