circa dieci persone sfollate, timore per i malati e gli animali – .

circa dieci persone sfollate, timore per i malati e gli animali – .
circa dieci persone sfollate, timore per i malati e gli animali – .

Un rumore, simile ad un fruscio, un forte odore di gas. Il traffico in tutto il quadrante attorno alla stazione ferroviaria è completamente bloccato. E’ questa la situazione dopo la fuga di gas che si protrae dalle 14 di questo pomeriggio a Ottavia, a nord ovest di Roma, nei pressi della stazione sulla linea Roma-Viterbo. Mentre sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area, una decina di persone che vivono negli edifici vicini sono state rapidamente evacuate e hanno lasciato tutto a casa, in alcuni casi anche i loro animali. “Abito in questo palazzo rosso, mi hanno detto di uscire perché poteva essere pericoloso restare dentro. Sono fuori da ore, sono preoccupata perché non so quando potrò tornare a casa – racconta Oriana, 66 anni – Non c’era nemmeno il tempo di prendere qualcosa, ho lasciato dentro quattro gatti. casa e ho paura per la fuga di gas», racconta un’altra residente, Elisabetta. Ma i disagi riguardano tutti gli edifici a cui è stata tagliata precauzionalmente l’energia elettrica. E così per strada ci sono tanti residenti in cerca di informazioni, un 50enne disperato chiede quando verrà ripristinata l’elettricità: “La mia preoccupazione è per mia suocera che ha ossigeno e nutrimento artificiali, tutto funziona con l’elettricità e ora è in pericolo”.

Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, la polizia e la polizia municipale, e c’è anche personale di RFI che ha tagliato la fornitura di energia elettrica alla stazione. Ma anche nelle case, nei negozi e negli uffici del resto del quartiere, la gente è rimasta senza elettricità. Secondo le voci che circolano tra gli sfollati, radunati nella canonica della parrocchia del quartiere, la fuga di gas dovrebbe essere risolta nel giro di poche ore ma potrebbero volerci due o tre giorni per riparare la tubatura danneggiata. “Da quello che mi hanno detto potrebbero volerci due o tre giorni per tornare alla normalità. Non so cosa fare, dobbiamo fare tutti i 730”, racconta una donna che da dieci anni lavora in un CAF della zona. “Un mio amico”, aggiunge, “ha preso l’ultimo treno che passava per la stazione di Ottavia e ha viaggiato con tutto quell’odore di gas dentro le carrozze, come se avessero investito una bomba. Senza elettricità non posso lavorare, spero che mio marito possa venire a prendermi con la macchina”, conclude.

Gli sfollati sono stati accolti temporaneamente nella parrocchia dei Santi Ottavio e Compagni Martiri, a poca distanza dalla stazione. «La protezione civile ci ha chiesto se avevano uno spazio disponibile per accogliere le persone, abbiamo montato le sedie e aperto i bagni», spiegano il parroco Riccardo e l’assessore Suavomir. «Ci hanno anche chiesto se avevamo stanze in cui far dormire gli sfollati, ma ne abbiamo solo una piccola: non basta, così hanno pensato di contattare le palestre delle scuole medie locali, Besso e Bertolotti». Intanto il Comune di Roma ha assicurato che le procedure per l’assistenza abitativa sono pronte ad essere attivate per chiunque ne faccia richiesta.

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