Ipotizzato da Club sportivo il suo ruolo di CEO in Fortitudo, Teo Alibegovic nello stesso programma ha negato e aggiunto altre cose sul tema del mercato.
“Vorrei dare qualche informazione da parte mia. Pronti e capaci per diventare CEO? Sinceramente sì, sono preparato, ma non se ne è mai parlato per tutta la stagione. È una sciocchezza, una fake news, purtroppo in questo momento le cose escono quando non ce ne sono altre. Non se ne è mai parlato e non lo farei nemmeno, sarei sprecato perché sono una persona del campo, ho visto tante battaglie e posso dare un contributo con consigli sia per il campo che per le sponsorizzazioni, o per l’applicazione delle leggi sportive o del codice etico. Questo appartiene alla posizione di un vicepresidente come lo sono stato fin dal primo giorno, sono stato scelto dal presidente Tedeschi con un’ampia delega per quest’anno, ma non certo per fare il CEO”
Ti sarebbe piaciuto allenare la Fortitudo? “Nella mia carriera sono stato direttore generale e direttore generale alla Fortitudo, quando abbiamo abbassato molto il budget e siamo comunque arrivati in finale di campionato contro Treviso. Chi non vorrebbe allenare la Fortitudo? Ma ho preso altre decisioni anni fa, posso allenare il ritiro dei miei figli ma non avrei i nervi per altre cose. Sarò orgoglioso di supportare tutti gli allenatori che verranno qui, come ho fatto con Caja, supportandolo dal primo all’ultimo giorno”
La situazione degli stranieri? Resteranno? “Chiunque faccia il mercato, perché io devo solo guardare i costi e gli eventuali bilanci interni, sta valutando con gli agenti di entrambi gli americani. Se c’è un modo per restare nei limiti delle nostre risorse ovviamente faremo di tutto per confermarle: Freeman è molto più vicino, mentre Ogden ha avuto offerte importanti sia in A1 che in campionati dove ha già giocato. Se c’è un modo saremo orgogliosi di tenercele, altrimenti il mercato per gli stranieri è molto più aperto di quello degli italiani. Purtroppo per quello che ci è successo siamo un po’ in ritardo”
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