Incidente mortale, processata per omicidio stradale l’assessore Annalia Muzio – .

Incidente mortale, processata per omicidio stradale l’assessore Annalia Muzio – .
Incidente mortale, processata per omicidio stradale l’assessore Annalia Muzio – .

L’UDITO

Rinvio a giudizio per omicidio stradale per l’assessore all’urbanistica del Comune di Latina Annalisa Muzio a seguito dell’incidente in cui è rimasta coinvolta nel 2021. Lo ha deciso ieri mattina il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, accogliendo la richiesta della procura rappresentata in aula dal pubblico ministero Marina Marra.

Il caso oggetto del procedimento penale riguarda la morte di Giorgio Pedaci, 75 anni, insegnante di musica in pensione, che la sera del 14 settembre 2021 stava attraversando la strada in via Capograssa, nei pressi del Park Hotel, quando l’auto guidata da Muzio, all’epoca candidato sindaco del capoluogo pontino, lo ha investito.

L’uomo aveva così perso l’equilibrio ed era caduto, battendo violentemente la testa sull’asfalto. Nonostante i soccorsi immediati e il trasporto in ambulanza all’ospedale Santa Maria Goretti Pedaci, a causa del grave trauma cranico riportato, non aveva mai ripreso conoscenza ed era morto in terapia intensiva dopo circa un mese di ricovero. Il politico di Fare Latina era dunque arrivato all’iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale.

Ieri mattina nel corso dell’udienza preliminare la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, pur specificando, nella richiesta contenente l’imputazione, che la vittima aveva violato il Codice della strada attraversando senza servirsi delle strisce pedonali che si trovavano a meno di 100 metri dalla sua postazione. Una circostanza che potrebbe in qualche modo alleviare la posizione dell’imputato. La difesa, rappresentata dall’avvocato Renato Archidiacono, ha invece chiesto di non procedere nei confronti del suo assistito. Nel procedimento penale hanno chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile dieci persone: si tratta della compagna del professore, di un cugino e di altri otto familiari. Al termine dell’aula di consiglio, il gup Cario ha accolto la richiesta dell’accusa e ha rinviato a giudizio Muzio. Il dibattimento inizierà il 10 aprile dell’anno prossimo davanti al giudice unico del Tribunale di Latina Enrica Villani.

“Aspettiamo con grande fiducia e serenità il dibattimento – ha commentato l’avvocato Archidiacono al termine dell’udienza preliminare – nel corso del quale dimostreremo la totale mancanza di responsabilità del mio assistito, portando in aula anche gli esiti di una serie di accertamenti tecnici a sostegno di questa tesi”.

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Il Messaggero

 
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