“Qual è la generazione d’oro? Stupidi” – .

Chiedere è giusto, rispondere è cortesia. Tuttavia, quando si fallisce per l’ennesima volta in un evento importante come un Mondiale o un Europeo, la testa di tutti può saltare nella foga del momento. Capita così che, a fine partita Francia-Belgiorisolto da uno sfortunato autogol di Vertonghen A 5′ dalla fine, al capitano De Bruyne non è andata giù bene e ha riversato tutta la sua amarezza alla fine delle classiche interviste post-partita. Il malcapitato è Tancredi Palmerigiornalista di Sportitalia e inviato a Euro 2024.

Il reporter pone al centrocampista del Manchester City, tra l’altro il migliore dei suoi, una domanda legittima: “Kevin, ti fa male che la generazione d’oro non sia arrivata di nuovo in finale?”. KDB risponde già con rabbia con un’altra domanda: “Cos’è la Generazione d’Oro?“. E Palmeri risponde secco: “È vostro”. A quel punto De Bruyne non ce la fa più e replica sgarbatamente: “Stai dicendo che Francia, Inghilterra, Spagna e Germania non hanno una generazione d’oro?”. E, allontanandosi, borbotta uno “stupido” che non è sfuggito alle telecamere di chi filmava dalla parte destra dell’uscita della mixed zone.

Tancredi Palmeri ovviamente ha raccontato tutto sui suoi profili social e ha risposto a che ha messo in dubbio la veridicità di quanto accaduto: “Sì, ha detto stupido voltandosi e chi ha fatto il video l’ha colto dall’altra parte. L’ha detto lui, io non l’ho nemmeno visto, perché non ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia. Non lo sapevo nemmeno fino a mezz’ora fa, quando Ho iniziato a ricevere il video dai giornali di tutto il mondo dove KDB sussurra chiaramente “stupido”. I soldi non possono comprare il coraggio”.

De Bruyne probabilmente sa che il suo Belgio avrebbe dovuto fare qualcosa di più contro la Franciada cui ha subito 20 tiri verso la porta, e che i compagni avrebbero dovuto fare di più, perché ci ha provato in un paio di occasioni, trovando Maignan sulla sua strada. E, probabilmente, dando un senso alla domanda di Tancredi Palmeri, De Bruyne sa anche che, a partire da Euro 2016, la generazione di calciatori belgi è stata davvero “d’oro” e avrebbe potuto davvero incassare qualcosa in più. E, invece, torna a casa ancora una volta a mani vuote.