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quattordici arresti per 27 rapine, bottino da 400mila euro – .

La Polizia di Stato di Vercelli ha smantellato un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffa ai danni di anziani. I poliziotti della Squadra Mobile di Vercelli, supportati dalle Squadre Mobili del Piemonte e della Valle d’Aosta e con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, hanno eseguito 14 misure cautelari in carcere disposte dalla Procura della Repubblica di Vercelli. L’operazione, denominata “Caronte”, diretta dal procuratore aggiunto Rosamaria Iera, ha fatto luce su 27 episodi di truffa ritenuti commessi dall’associazione nelle province di Vercelli, Novara, Biella, Lodi, Alessandria, Pavia, Varese, Como, Milano e Monza. I malviventi finiti nella rete degli inquirenti, in gran parte nomadi di nazionalità polacca legati da vincoli di parentela, dovranno ora rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffa ai danni di anziani, sostituzione di persona e ricettazione.

Nelle decine di casi accertati, le vittime hanno riferito di aver ricevuto una telefonata da un membro delle forze dell’ordine, da un avvocato o addirittura da un familiare, che segnalava un incidente stradale, in realtà mai avvenuto, in cui era rimasto coinvolto un parente della vittima; per evitare spiacevoli conseguenze, giudiziarie o sanitarie, per il parente coinvolto, il sedicente professionista sosteneva che era necessario consegnare loro con urgenza una grossa somma di denaro e, qualora la vittima non fosse riuscita a raggiungere la somma richiesta, i truffatori la convincevano a consegnare tutti i gioielli e l’oro di famiglia in loro possesso. L’indagine avviata ad aprile dell’anno scorso ha inoltre accertato che il danno complessivo della refurtiva ammonta a circa 400 mila euro tra denaro contante e oggetti di valore sottratti alle vittime delle truffe.

L’indagine ha evidenziato l’assoluta versatilità e intercambiabilità dei presunti complici, che potevano agire sia come centralinisti chiamati a raggirare le anziane vittime, sia come autoproclamati incaricati della riscossione dei valori, talvolta spacciandosi per appartenenti all’Arma dei Carabinieri, per dipendenti di un ospedale, per dipendenti di uno studio legale o addirittura per stretti familiari della vittima. Inoltre, l’affiliazione all’associazione di alcuni soggetti italiani dediti alla ricettazione ha consentito al gruppo di far rapidamente sparire i gioielli sottratti alle vittime, così come alcuni dei componenti dell’associazione criminale sono risultati essere proprietari di oltre 150 veicoli, utilizzati di volta in volta dal gruppo per colpire in diverse province del Nord Italia senza lasciare traccia del loro passaggio.

Nell’operazione odierna sono stati impiegati circa 80 uomini della Questura del Piemonte e della Valle d’Aosta e del Nucleo Prevenzione Crimine di Torino. Gli arrestati sono, al momento, solo indagati per reato e la loro posizione verrà definitivamente esaminata giudizialmente solo dopo l’emissione di una condanna definitiva.

Operazione di polizia contro le truffe sui falsi incidenti. Video della polizia di stato

Le truffe dei falsi incidenti: parla il direttore della Mobile di Vercelli. Video della Polizia di Stato

 
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