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Inizia la controversia politica – .

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La polemica politica è iniziata lunedì 1° luglio 2024, meno di 48 ore dopo le forti piogge che hanno provocato gravi danni a Breuil-Cervinia e Cogne.

Sui social network, in particolare su Facebook, sono stati pubblicati numerosi post e commenti dedicati al treno Cogne-Pila. I post sostengono che se il treno che collega Cogne e Pila non fosse stato abbandonato, nonostante le ingenti spese sostenute dalla regione autonoma Valle d’Aosta, oggi la perla alpina non sarebbe isolata e non ci sarebbero continui voli in elicottero per garantire i collegamenti.

Sottolinea la questione Area democraticache scrive in una nota del 2 luglio 2024: «Nel Consiglio regionale di giovedì 20 giugno 2024, la consigliera regionale dell’Area Democratica Gauche Autonomiste, Erika Guichardaz, ha portato nuovamente in consiglio un’iniziativa sulla necessità di rendere percorribile il tunnel del Drinc che collega Epinel ad Acque Fredde. Un tunnel tornato alla ribalta dopo gli eventi dei giorni scorsi.
Al di là dei progetti legati alle finalità irrigue previsti nello studio presentato dal Consorzio di Bonifica di Gressan, infatti, per la nostra associazione rendere agibile la galleria in caso di emergenza è una soluzione di buon senso che va perseguita con forza, a differenza di chi in giunta regionale o comunale ipotizza il collegamento tramite funivia come alternativa.
Una petizione popolare, sottoscritta da 683 cittadini, tra cui lo storico sindaco di Cogne Osvaldo Ruffier, chiedeva di mantenere in vita la ferrovia del Drinc e le miniere di Cogne, ricordando come la ferrovia inaugurata il 18 ottobre 1922, in caso di forti nevicate, frane o particolari eventi, rappresentasse l’unica via di collegamento per il trasporto di persone e materiali di primo soccorso.
Considerare il collegamento funiviario, la cui fattibilità oggi non è nota ma che è comunque esposto alle intemperie, come via di fuga o di trasporto non è la soluzione idonea, soprattutto se le condizioni meteorologiche persistono.
».

«L’emergenza maltempo e le sue tristi conseguenze hanno evidenziato ancora una volta la necessità di parlare seriamente di percorsi alternativi alle nostre valli» scrivi invece Valdôtain Gathering- «Già ad aprile 2024 – ricordano i consiglieri del RV -, con una nostra mozione discussa in Consiglio, avevamo sollevato la questione del collegamento tra Pila e Cogne come percorso alternativo alla strada regionale di Aymavilles: oggi rilanciamo l’idea consapevoli che, da un lato, è allo studio un progetto di collegamento via funivia già inserito nel Documento di Economia e Finanza Regionale, ma dall’altro lato, l’accessibilità a Cogne deve essere inserita nel Piano Regionale dei Trasporti. Una soluzione potrebbe essere la galleria del Drinc, che giace inutilizzata e potrebbe avere una nuova vita come potenziale galleria di emergenza, ma ogni altra possibile alternativa deve essere presa in considerazione. La situazione di questi giorni ha confermato le nostre preoccupazioni di allora, ovvero la situazione di pericolosità della strada regionale n. 47. Riteniamo che si debba prendere una decisione, agendo di conseguenza, anche e proprio in vista della revisione del Piano Regionale dei Trasporti. Auspichiamo che la proposta giunga quanto prima all’attenzione della Commissione: una riflessione è più che mai necessaria, perché il rischio di isolamento è concreto.»

 
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