Stefano Stefanini
NewTuscia – VITERBO – Per Ombre Festival 2024 abbiamo registrato un grande successo del Commedia “Forza Venite Gente” staged by the Nuova Compagnia Sammartinese “Danilo Morucci” in the enchanting little square of San Faustino last Saturday.
La cultura unisce i cittadini, eleva e valorizza i quartieri della Città, il successo di pubblico dello spettacolo dimostra come la diffusione capillare di momenti di cultura popolare nelle splendide piazze della città dei Papi riesca ad elevare la qualità della vita dei cittadini e superi le divisioni, educa allo scambio culturale, nell’assoluto rispetto reciproco che deve necessariamente esistere tra i cittadini e le diverse etnie “ospiti” del quartiere.
La presenza del sindaco Chiara Frontini e delL’Assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi ha confermato la validità della formula contenutistica e organizzativa avanzata da Alessandro Maurizi a fondamento di Ombre Festival, che si snoda in un caleidoscopio itinerante di cultura e culture, tra le città di Viterbo e Bagnoregio, per il quale appare auspicabile un’estensione “qualificata” a molti Centri Storici della Tuscia viterbese.
Un altro nostro appunto, alla luce del successo di queste iniziative, assume particolare rilevanza nella prospettiva dell’avvio dei lavori di completamento del restauro del Complesso delle Scuderie Pontificie, progettato e realizzato tra il 1506 e il 1508 dall’insigne architetto del Rinascimento italiano, Donato Bramante, per papa Giulio II.
Le Scuderie restaurate e fruibili saranno destinate alla cultura giovanile secondo le finalità del finanziamento assegnato all’originario progetto di restauro e costituiranno un’arma efficace contro il degrado e per lo sviluppo di un nuovo Rinascimento urbanistico e socio-economico per uno dei centri storici più belli e prestigiosi d’Italia e d’Europa.
“Ombre festival 2024”, l’evento tanto atteso prevede tanti eventi dal 26 giugno al 14 luglio 2024Anche per la quinta edizione sono previste presentazioni di libri, musica, teatro, cene sotto le stelle, mostre e incontri tra Viterbo e Bagnoregio.
Il tema dominante del Festival è “Volgi il viso al sole e le ombre cadranno dietro di te”
Alessandro Maurizi ha delineato i tratti salienti dell’Ombre Festival per questa edizione 2024. Celine ha affermato che: “Tutto ciò che è intrigante avviene nell’ombra, in realtà. Non si sa nulla della vera storia degli uomini”, e la nostra associazione, composta anche da appartenenti alla Polizia di Stato, conosce bene le “ombre”; da qui è nata l’idea di un festival – giunto alla quarta edizione – che potesse far luce sull’ombra e anche osannarla, perché l’ombra esiste nella vita, è essenziale e non è mai fuori luogo, proprio perché si muove ai margini dell’uomo.
Ombre Festival diventa così un momento in cui concedersi il privilegio di riflettere non solo sull’assenza di luce, ma sulla necessità di conoscere e attraversare le zone d’ombra per giungere a una luminosità capace di illuminare di luce propria, e non riflessa, l’esperienza del vivere.
L’intento, quindi, è quello di affrontare il tema in tutte le sue forme artistiche attraverso numerosi eventi che si svolgeranno in diverse piazze del centro storico di Viterbo per animare e rendere ancora più intrigante la nostra città. Anche quest’anno, la manifestazione Ombre, in contemporanea a Viterbo, verrà presentata anche nel favoloso borgo di Civita di Bagnoregio, con l’intento negli anni a venire di far diventare Ombre Festival l’evento culturale della Tuscia.
Nel corso dell’intervista, Alessandro Maurizi ha illustrato anche i temi e le problematiche affrontate nel suo nuovo romanzo poliziesco “Gli invisibili di San Zeno”.
Ispirbasato sulla storia vera di Federico Giorio – avvocato che difendeva la povera gente dagli abusi, arrivando a denunciare la corruzione della pubblica sicurezza – Alessandro Maurizi esordisce su Giallo Mondadori con un personaggio dimenticato e ritrovato negli archivi, un detective indomito che dovrà fare i conti anche con il proprio cuore e con le convenzioni più logore di una società in cui non sempre si riconosce.
“Verona, 1880. Un grande esodo sta svuotando le campagne: l’America è la Terra Promessa, e migliaia di contadini sopra la soglia di povertà vendono tutto per correre a Genova, e lì imbarcarsi sui grandi piroscafi della speranza pubblicizzati dalla Casa Generale di Spedizioni Marittime del ricco Isaia.
Bordignon. Federico Giorio, giovane avvocato e fervente repubblicano, non è riuscito a incastrare il losco faccendiere e come punizione gli viene assegnato un caso di poco conto: l’efferato omicidio di uno scalcagnato esattore delle tasse. La retrocessione, dovuta a un incredibile scherzo del destino, si rivela però provvidenziale per la vicenda degli emigranti: per proseguire le indagini Federico dovrà muoversi in segreto, insieme al fedele caporale Venier, alla piccola Bacchetto, all’affascinante prostituta Emilia e a Ginevra, una ragazza che vuole diventare medico. Una squadra bizzarra: gli invisibili di San Zeno. Con Giulio Della Rocca abbiamo poi approfondito i temi dello sviluppo culturale e turistico della Tuscia e del viterbese, alla luce del Rapporto sulla qualità della vita delle province italiane redatto dal Sole 24 Ore.
In particolare, Giulio Della Rocca ha insistito sull’individuazione di un brand che contraddistinguesse in modo univoco all’estero la Tuscia e il suo territorio, semi-sconosciuto all’estero e definito “terra nascosta tra Roma e la Toscana”.
L’ideatore di Tuscia in Fiore ha illustrato la mostra itinerante Tuscia in Fiore che coinvolge i borghi più significativi della Tuscia e gli eventi dedicati a Giulia Farnese a 500 anni dalla sua morte, figura controversa ed emblematica del Rinascimento romano e viterbese.
