Il Partito Democratico di Trieste esprime la sua indignazione per l’incoerenza dimostrata dall’attuale amministrazione comunale. Dopo aver lasciato i migranti per strada tutto l’inverno, senza un tetto dove ripararsi, tra fango e topi, ora l’amministrazione assegna il sigillo d’oro al Papa. Questo gesto, volto a presentare Trieste in modo onorevole a chi ha sempre predicato ospitalità e solidarietà, appare come un evidente tentativo di nascondere la realtà dei fatti.
I cittadini di Trieste conoscono bene le reali condizioni delle persone più vulnerabili della nostra città. La facciata dorata che l’amministrazione cerca di costruire non può nascondere i gravi problemi che affliggono la nostra comunità.
La sanità pubblica soffre di carenze strutturali e di personale; la sicurezza è un problema sempre più preoccupante per i residenti; gli asili nido sono insufficienti rispetto alle esigenze delle famiglie e si cerca di risolvere il problema privatizzando il servizio, utilizzando denaro pubblico; l’accoglienza dei migranti è gestita in modo disumano, frammentato e disorganizzato.
La consegna del Sigillo d’Oro al Papa, pur rispettando la figura del Santo Padre, non può cancellare il ricordo di un inverno trascorso ignorando le esigenze di chi cercava rifugio e dignità.
“Vogliamo una città più giusta, accogliente e solidale” afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del PD Trieste “che metta al primo posto le reali esigenze dei cittadini e per questo continuiamo a lavorare con la collaborazione di tutti coloro che vorranno dare il loro contributo”.
For Latest Updates Follow us on Google News