la storia di Jas Gawronski – .

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Solo una donna è stata davvero coinvolta con l’avvocato, ma non dirò mai chi”. L’intervista rilasciata a è ricca di aneddoti Corriere della Sera a partire dal Jas Gawronskigiornalista ed ex europarlamentare, uno dei più cari amici di Gianni Agnelli, morto esattamente il 24 gennaio di vent’anni fa. Ed è un colloquio per certi versi intimo e clamoroso, che inizia con il primo incontro tra i due, nel 1957 ad una festa a Sestrierequando Gawronski aveva solo vent’anni, cui ne seguì poco dopo un altro quando l’avvocato lo invitò alla Leopolda, la sua villa a Beaulieu, a Riviera francese. “Poi sono dovuto scendere a Montecarlo per un appuntamento. Al mio ritorno ho scoperto che Agnelli ci aveva provato un po’ con la mia ragazza…”, rivela il giornalista.

IL GRANDE (SEGRETO) AMORE DI GIANNI AGNELLI
Proprio il rapporto con le donne è uno dei temi forti delle rivelazioni di Gawronski, a partire dalla celebre “solo le cameriere si innamorano” di cui precisa di non aver mai sentito parlare. Per quanto riguarda il suo rapporto con sua moglie, Donna Marella Caracciolorivela: “Non ho mai visto un marito trattare la moglie con tanta cortesia, con tanta attenzione, avendo cura di coinvolgerla nelle conversazioni, chiedendo sempre il suo parere. Forse anche per lenire quel senso di colpa, o almeno di responsabilità, che veniva dal non essere un marito fedele”. Possibile che Agnelli non si sia mai veramente innamorato di nessuna donna? “Lo escludo. Di certo dimenticare Anita Ekberg non è stato facile”, dice Gawronski citando uno dei flirt più famosi. Poi rivela: “Ma forse solo uno lo ha coinvolto davvero. Chi è non lo dirò mai ma non era un’attrice”.

IL DIPINTO DI BASQUIAT CONTESTATO ALLA MADONNA
Tra i tanti aneddoti, i più gustosi sono quelli riguardanti una cena con Fidel Castro (“Ho notato che Agnelli non gli attribuiva alcun significato particolare”), il rapporto con Luca Cordero di Montezemolo che lo chiamava lei per tutta la vita (a differenza di Giovanni Malagò: “Dopo venti minuti, con il suo fascino romano, dice: ‘Avvocato’, perché non ci parliamo?””) e poi un inedito incontro con Madonna con cui si contendevano un quadro di Basquiat del valore di un milione di dollari. Come è andata a finire? Che ha vinto la pop star. “Agnelli le ha detto: non lo trova un po’ caro? Lei ha risposto: non per me, per me è solo un’altra canzone. L’avvocato era molto divertito: solo un’altra canzone… E le ha lasciato il Basquiat”.

LA MORTE DEL FIGLIO EDOARDO E L’AUTOBIOGRAFIA MAI USCITA
Tuttavia, il passaggio più intenso dell’intervista è senza dubbio quello sulla morte di Edoardo Agnelli: quando è arrivata la notizia del suicidio del figlio, Agnelli era con Gawronski. La sua reazione? «Non ha pianto. Non ha mostrato dolore in pubblico. Ma era disperato. Allo stesso tempo, si sentiva come se fosse stato liberato da un peso”. Poi aggiunge che Edoardo era un intellettuale sensibile e intelligente”ma non capiva di non avere le qualità necessarie per guidare una grande azienda. Quando il padre ha deciso di scommettere John, Il primogenito di Umberto ne ha sofferto molto”. Ma un Avvocato ancora più inedito è probabilmente raccontato nell’autobiografia scritta da Ruggero Cohen, punta firma di New York Timess, conservato da Gawronski e mai pubblicato, in cui l’avvocato afferma tra l’altro che suo padre non amava il fascismo, ma godeva dei privilegi del regime. “Fermiamoci. Se l’Avvocato avesse voluto pubblicare il libro, l’avrebbe fatto. Anche qui ha prevalso il riserbo”. Un Agnelli segreto, insomma, che tale rimarrà.

 
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