trama e anteprime – .

Se potessi dirti addio – il melodramma dagli echi hitchcockiani diretto da Ricky Tognazzi E Simona Izzo con protagonisti Gabriele Garko (sul suo grande ritorno alla serialità) e Anna Safroncik – cambia programmazione, anticipando la messa in onda: dopo la prima puntata (composta da due puntate) lo scorso 29 marzo, la seconda (con le puntate 3 e 4) andrà infatti in onda questa sera, giovedì 4 aprile, con il gran finale (punte 5 e 6) in programma domani 5 aprile, sempre in prima serata su Canale 5.

Per finta Marcello De Angelis (Garko) è un uomo affascinante che ha perso la memoria e che cerca di recuperarla con l’aiuto del suo neuropsichiatra Elena Astolfi (Anna Safroncik), alle prese a sua volta con un dramma personale e alla ricerca del responsabile della morte del marito. I due uniscono così le forze in una lotta per portare alla luce una drammatica verità, che si rivelerà legata a un passato imprevedibile e comune.

“È una storia che nasce da un dolore, il produttore Maurizio Momi aveva creato questa trama molto interessante di una vedova che ha perso il marito in un incidente stradale, falciata da un pirata della strada, e quindi rimane sola e vuole fare un’indagine – le parole di Izzo ai microfoni di IntrattenimentoUE – lei è un medico e incontra un paziente che è stato in coma e ha perso la memoria, o forse sta fingendo, e pensa che ci sia qualche collegamento con l’assassino di suo marito.

Ed è da qui che comincia l’intricata storia: nelle prime due puntate della scorsa settimana il pubblico ha così potuto conoscere il misterioso ‘Paziente 13’, identificato da Dottor Astolfi In Marcello De Angelis. Un’identità che lei, però, gli tiene nascosta, indagando segretamente per scoprire da sola il misterioso passato dell’altrettanto misterioso paziente. Fino alla scoperta di un importante e drammatico segreto: ed ecco che arriva il doppio appuntamento di stasera Elena continuerà la sua ricerca privata, scavando sempre più nel passato di Marcello grazie alle conversazioni con le persone che un tempo facevano parte della sua vita, avvicinandosi sempre di più a lui senza dimenticare il suo obiettivo primario: la ricerca della verità.

“Ritorno alla serialità? Come andare in bicicletta”, ha rivelato Garko, tornato sul set dopo una pausa di sette anni, “è stato molto emozionante, ho capito che mi piace e mi appassiono come sempre. Volevo tornare sul set ma con il progetto giusto, e questo mi è piaciuto molto: mi affascinava perché è un personaggio diverso dal solito e poi mi ha appassionato e affascinato lavorare con Ricky, Simona E Anna”. Anche il mio collega condivide la stessa opinione Safroncikè cresciuto professionalmente grazie alle produzioni Mediaset (come Carabinieri, CentoVetrine, la figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa, Il falco e la colomba E Le tre rose di Eva): “Questa è una serie incentrata sulle persone e per me è sicuramente un ritorno a casa – le sue parole a - – perché le serie Mediaset hanno sempre fatto parte della mia vita”.