“Vai via!”, lo scrittore lascia lo studio La7 – .

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Scontro A L’Aria che soffia quando si parla dei recenti scontri tra poliziotti e studenti; conduttore dello spettacolo, insegnante e antifascista Cristiano Raimo ha espresso forti dubbi su quanto accaduto, lasciando sgomenti i presenti in studio. In seguito all’ultima pesante manifestazione avvenuta alla Sapienza, la polizia ha denunciato il ferimento di 27 agenti, ma secondo Raimo il bilancio riportato potrebbe non essere preciso. Da qui l’acceso dibattito, che si è concluso con l’abbandono dello spettacolo da parte dello scrittore.

Vergogna agli ufficiali

“So che ci sono persone fermate, arrestate, ma da quelle immagini si vede qualcosa di completamente diverso, ho visto alcuni di quegli scontri”spiega Christian Raimo, prendendo la parola nel dibattito. “Io ero lì vicino, chi è stato attivo a sinistra negli ultimi anni sa che il violenza armata in Italia la sinistra non esiste più da almeno 30 anni. Non c’è ristoro né indulgenza. Nei centri comunitari, chiunque abbia un’indulgenza nella violenza armata è stato espulso. I centri sociali quasi non esistono più, o sono stati sgomberati o sono vuoti”Aggiunge.

David Parenzo tenta di sottolineare che esistono notizie attestanti il ​​fatto che, in seguito agli scontri alla Sapienza, vi furono poliziotti feriti. “Non si sono fatti male!“, dichiara il conduttore di L’aria che soffia. “No, ma bisogna capire quanti sono. Prendiamo il veline della polizia mentre le immagini dicono qualcosa di diverso. C’è un conflitto? Come si può fare? Per fortuna gli Anni di Piombo non esistono più. È possibile che in un luogo pacifico le forme di dissidenza finiscano in questo modo, anche quando ci sono tende o il traffico è bloccato?“ribatte Raimo. Ma qual è il giudizio delle Scritture sulla polizia?»Penso che la polizia sia un braccio di una forma di governo“, dice, congelando gli ospiti in studio.

A quel punto Annalisa Chirico ha ricordato le Brigate Rosse e Marco Biagi. “Sei un insegnante e dici che i giovani che attaccano una stazione di polizia dovrebbero essere considerati una manifestazione pacifica“, commenta il giornalista. Raimo, però, continua a volere prove che dimostrino la violenza di alcuni ragazzi. “Capisci che la tua visione è complottista?“, sbotta Chirico. “A Raimo ricordo il poliziotto Emanuele Petri, ucciso nel 2003 dalle BR”Interviene anche Luca Capalbo.

Lo scontro con Paone

Ciò che fa salire ancora di più la tensione in studio è l’intervento di Vittorio Feltri, che manda su tutte le furie Christian Raimo. Vedendosi criticato, lo scrittore raccoglie tutte le sue cose e si prepara ad abbandonare lo spettacolo. “Oppure c’è un livello di dibattito…”, proteste. A quel punto interviene lui Alessandro Cecchi Paone:Ma questo non lo decide lei! Basta davvero, ma basta! Non veniamo qui per ascoltarti, veniamo qui per ascoltare cosa dice David. Basta, vai via!“. “Lascio in pace“, risponde Raimo, andando dietro le quinte, da dove però continua a parlare.

Parenzo invita alla calma, e Paone risponde: “Siamo molto tranquilli, è lui dolore al culo e rompiatmosfera!”. “Francamente, sono piuttosto sconvolto che questo tipo di atteggiamento provenga da qualcuno che insegna a scuola. Non diamogli troppo spazio.

Lui parla e non ascolta gli altri”, conclude Alessandra Moretti, eurodeputata del Pd.

 
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