“Funzionari pubblici reticenti”. I veleni di Fazio del 25 aprile – .

“Funzionari pubblici reticenti”. I veleni di Fazio del 25 aprile – .
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La sinistra televisiva si accalca al 25 aprile. Mentre infuria la polemica per il monologo antifascista (e anti-Meloni) che lo scrittore Antonio Scurati ha voluto tenere alla Rai, una predica firmata da Fabio Fazio in cui la Festa della Liberazione diventa pretesto per alimentare il nuovo veleni politici Senso Unico. Nel testo, pubblicato dal settimanale Oggiil conduttore ligure parla di valori come libertà e democrazia rispetto ai quali – sottolinea –”non possiamo dividere“. Giusto. Ma poi si contraddice e usa quei sacrosanti principi per instillare l’ennesima polemica strumentale il 25 aprile.

Sappiamo bene che il clima politico in cui stiamo vivendo non promette nulla di buono ma sarebbe ancora più importante che tutti noi, cittadini di questo Paese, fossimo consapevoli del significato di questa data e cercassimo di onorarla senza se e senza ma“, infatti, ha attaccato Fazio, seguendo il coro progressista che da tempo fomenta una narrazione ideologica e allarmista”.In una democrazia completa devono essere presenti valori non discutibili e condiviso: innanzitutto il ricordo di quel giorno che restituì dignità a un’Italia che aveva conosciuto la vergogna del fascismo“, ha sostenuto la conduttrice Che tempo faancora una volta alternando un’affermazione ragionevole con una successiva e attacco molto parziale.

In un altro passaggio del suo editoriale, infatti, l’ex volto della Rai ha dichiarato: “La reticenza con cui alcuni uffici pubblici non riescono ad esprimersi con chiarezza sul fascismo, per non parlare di coloro che, pur avendo giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza, non riescono a si definiscono antifascistiè inaccettabile“. Del tutto comprensibile l’indirizzo dato dal conduttore alla sua onestà, rivolto a quei politici che comprensibilmente si rifiutano di rispondere a chi di sinistra li interroga con arroganza sul loro grado di antifascismo (dall’alto del quale pulpito, poi, si non è chiaro) Come se quel valore fosse valido solo se professato nelle modalità richieste dai progressisti.

Sarebbe bello se potessimo ritrovarci tutti insieme nei valori che il 25 aprile rappresenta: sarebbe importante, sarebbe naturale perché la libertà è come l’aria che respiriamo. È lo stesso per tutti“, ha concluso Fazio con tono ecumenico.

In generale, il conduttore ha ragione quando chiede una condivisione comune attorno ai valori dell’ Liberazione ma dimentica che ad alimentare spesso le divisioni nel suddetto anniversario è proprio una certa sinistra, che tende a monopolizzare la data sotto la propria bandiera. E questo esclude chi lo festeggia senza bandiera rossa

Tag: Reticente pubblico funzionari Fazios veleni aprile #25

 
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