Perché? Ecco cosa c’è al suo posto – .

Forte e Chiara non va in onda stasera su Rai Uno: perché? Ecco cosa è successo e cosa ne prenderà il posto. Tifosi disperati.

Forte e Chiara questa sera non andrà in onda con la terza puntata e, come sappiamo, ha chiuso con una puntata in anticipo: da tre, infatti, Rai Uno ha deciso di ridurla a due. Una scelta davvero inaspettata, che nessuno avrebbe mai immaginato all’inizio, con l’attrice che ha pagato ascolti bassissimi per uno show in prima serata sul primo canale: se, infatti, la prima puntata avesse portato uno share del 13,90% con 2.176.000 spettatori, la fonte del secondo (11,20% con 1.1784.000) è stato il prezzo finale che ha portato alla decisione dell’annullamento definitivo. Ma cosa non ha funzionato in questo varietà tutta al femminile, in cui si è deciso di mescolare, come lei stessa ha scritto, “Cardinali e corrispondenti di guerra, luoghi comuni su donne e pornostar, balletti con le piume e storie di bambini in un campo di concentramento, canzoni dei cartoni animati e drag queen. Forse ho esagerato”.

Ma è davvero così? Difficile dirlo, ma una cosa è certa: forse la prima serata di Rai Uno per questo vero e proprio esperimento, non solo di format ma anche e soprattutto di conduttrice, non era la location ideale. Forse RaiDue avrebbe potuto esserlo di più, ma ora la partita è finita.

Cosa ci sarà al suo posto? Il film “Scusate se esisto” con Raoul Bova e Paola Cortellesi, regia di Riccardo Milani.

Forte e Chiara chiude, non va in onda: cosa c’è al suo posto?

Ecco la posta Chiara Francini che, tramite il suo profilo Instagram, ha commentato la chiusura anticipata del suo programma “Forte e Chiara”, che si è chiuso con una puntata anticipata: invece di tre, ce ne saranno solo due.

Una scelta che nessuno avrebbe mai immaginato, soprattutto perché i voti, seppur non eccezionali, vanno comunque visti in relazione al fatto che non solo il prodotto era ancora da testare, ma anche e soprattutto dovuto al fatto che la concorrenza è stata davvero spietata. Insomma, forse con il senno di poi, la collocazione non era giusta Meglio.