Antonio Scurati torna in tv dopo il caso scoppiato in Rai a causa del monologo del 25 aprile mai andato in onda su «Cosa sarà» di Serena Bortone. Lo scrittore parla dal salotto di Che Tempo Che Fa, al Nove.
«La Rai mi ha mandato la modulistica, che è copiosa se fai un piccolo contratto, non ci diremo adesso ma posso dire modesta. Ci sono tanti moduli, li ho firmati e rispediti, mi hanno mandato i biglietti del treno, il buono dell’albergo, mi stavo radendo e avevo già la valigia pronta – viaggio leggero – quando è arrivata la telefonata della conduttrice Serena Bortone, che non conoscevo e con cui non avevo mai parlato. Era affranto e mi ha detto ‘la sua partecipazione è stata annullata‘. Non ho preso nessuna iniziativa, ho detto ‘beh, non mi vogliono più’, ero seccato ma Sono rimasto in silenzio. C’erano giornalisti da tutta Italia che me lo chiedevano e io non parlavo, poi la cosa ancora più grave per me è che ad una certa ora della giornata mi hanno detto che Capo del governo ha addirittura scritto un post in cui, francamente, dicendo che non sa come sono andate le cose – e già questo mi sembra un motivo per tacere, me lo ha insegnato mio padre – usa obiettivamente espressioni molto denigratorie, cercando di mettermi in una cattiva luce e screditarmi, cercando di farmi passare per avido. Ora, non so se tutti gli italiani si rendono ancora conto – molti certamente se ne rendono conto – che in democrazia questa è una cosa che non dovrebbe succedere, che un capo del governo con tutta la forza della sua posizione, del suo ruolo, attacchi un privato cittadino con frasi denigratorie, che, oltre ad essere un cittadino provato, è anche uno scrittore che dovrebbe svolgere un ruolo ed essere critico nei confronti della società. Ecco, questo francamente la cosa mi ha profondamente turbato e da lì ho preso la parola per cercare di ristabilire la verità dei fatti».
29 aprile 2024
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