Elezioni in Francia, Regno Unito e UE sull’orlo di una guerra (commerciale) con la Cina – .

Elezioni in Francia, Regno Unito e UE sull’orlo di una guerra (commerciale) con la Cina – .
Elezioni in Francia, Regno Unito e UE sull’orlo di una guerra (commerciale) con la Cina – .

Successivamente, la notiziario di Europa Today che ogni domenica mattina vi racconta cosa accadrà nella settimana europea che verrà, oggi curato da Francesco Bortoletto (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete a [email protected]).

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In cima all’agenda

La Francia va alle urne – Oggi, domenica 30 giugno, si terrà in Francia il primo turno delle elezioni legislative anticipate, indette dal Presidente Emmanuel Macron dopo la sonora sconfitta subita alle elezioni europee. L’opposizione molto aggressiva al Presidente è rappresentata dal Raduno Nazionale (Rn) estrema destra e il Nuovo fronte popolare (NFP), la coalizione che riunisce socialisti, comunisti, ambientalisti e sinistra radicale.

Verso la convivenza? – Secondo i sondaggi uscirà vittorioso il RN di Marine Le Pen e il suo protetto Jordan Bardella, che potrebbe quindi diventare il prossimo primo ministro transalpino. Se ciò accade, avrai a convivenza tra il primo ministro (al quale la Costituzione affida soprattutto poteri interni) e l’inquilino dell’Eliseo (che manterrebbe il controllo della politica estera). Il Parlamento sarà balcanizzato e il motore francese dell’integrazione europea potrebbe incepparsi.

Attenzione ai sedili – Ma il sistema elettorale transalpino è complesso, e la divisione del voto in due turni (il ballottaggio è previsto per il 7 luglio) rende più difficile per la RN ottenere la maggioranza assoluta dei seggi nelle elezioniAssemblea nazionaleQuesta soglia è fissata a 289 su un totale di 577 alla Camera.

Conto alla rovescia delle tariffe – Si avvicina il giorno dell’entrata in vigore dei dazi sulle auto elettriche cinesi, che in Europa potrebbero costare fino al 38% in più. Giovedì 4 luglio è il giorno previsto per l’entrata in vigore delle tariffe che la Commissione europea ha deciso in risposta a quelli che ritiene essere aiuti da parte di Stati sleali nei confronti di Pechino.

Prevenire è meglio che curare – Per evitare i dazi, sono in corso frenetiche trattative tra Bruxelles e Pechino, con la Cina che spera di raggiungere in tempo una “soluzione reciprocamente accettabile”. Da parte europea, è la Germania a spingere affinché si trovi un compromesso e si evitino i dazi.

Rischio guerra commerciale – Ciò che Berlino (e non solo) teme è che i dazi possano portare a una guerra commerciale. Pechino è pronta a ritorsioni che colpirebbero le auto prodotte in Europa, la carne di maiale, i latticini e altri prodotti agricoli. L’UE potrebbe anche prendere di mira i dispositivi medici, gli scanner di sicurezza degli aeroporti e i tubi di acciaio. C’è il rischio di un’escalation.

Altri temi caldi

Addio Tories, è stato bello – Giovedì 4 luglio si terranno poi le elezioni anticipate nel Regno Unito, indette a sorpresa dal primo ministro conservatore Rishi Sunak. Dopo 14 anni di governo ToriSembra certo che il prossimo primo ministro sarà Keir Starmer, il leader laburista che ha spinto il partito verso posizioni più moderate. Lavoro si attesta sopra il 40% dei voti, mentre i conservatori sono fermi intorno al 20%.

L’incognita Farage – Ma la vera incognita è il partito della destra radicale Riforma nel Regno Unito (Ref), guidato da Nigel Farage, figura storica della politica britannica considerata il “padre della Brexit”. Con il sistema di voto uninominale, secondo alcune proiezioni il Ref (attualmente intorno al 16%) potrebbe finire per competere con i conservatori per il secondo posto. Sarebbe un duro colpo per il conservatoristremati dalla (c)attiva gestione della Brexit e da una serie infinita di scandali.

Le nozze tra Ita e Lufthansa – È finalmente giunto il momento per Lufthansa e Ita di convolare a nozze. Tra martedì 2 luglio e giovedì 4 è atteso il via libera formale dell’Antitrust Ue all’acquisizione del 41% della compagnia italiana da parte del vettore tedesco, dopo aver superato gli ultimi ostacoli.

Il compromesso – La questione delle rotte di corto-medio raggio e il rischio di monopolio, soprattutto sullo scalo di Milano Linate, che si temeva potesse comportare un aumento dei costi per i viaggiatori, è stata risolta garantendo l’ingresso di altri operatori sulle rotte coperte da Ita e Lufthansa, con le due compagnie che rinunceranno a un buon numero di slot.

Parlamento europeo

VdL a caccia di voti – Nel frattempo, alla presidente uscente della Commissione Ursula von der Leyen restano solo pochi giorni per assicurarsi il voto favorevole di quanti più eurodeputati possibile in vista del verdetto sulla sua riconferma, previsto per il 18 luglio a Strasburgo. Dopo aver conquistato la fiducia dei leader dei Ventisette, la candidata del Ppe ha ora bisogno di allargare la base della sua maggioranza per non restare indietro al Parlamento europeo.

I cinquanta sporchi – Il numero magico è 361: è la soglia minima di voti per ottenere la riconferma all’Aula. Sulla carta la coalizione europeista (Ppe, Pse e Renew) ha quasi 400 seggi, ma a Bruxelles si parla di una cinquantina di “tiratori di franchi” che potrebbero rovinare il partito di von der Leyen. Per cui ora si pone il dilemma: andare a pesca di voti tra i Verdi (inviso a una parte del Partito popolare) o tra i conservatori dell’ECR (rischiando di perdere socialisti e liberali)?

Rimpasti a Strasburgo – C’è un grande movimento nell’emiciclo, soprattutto a destra. I 20 deputati polacchi del PiS potrebbero abbandonare l’ECR di Giorgia Meloni per creare un nuovo gruppo con ungheresi, slovacchi, cechi e sloveni. Ciò sgonfierebbe i conservatori e dividerebbe ulteriormente il fronte nazionalista-sovranista. Ma potrebbe non essere l’unica svolta.

Conferenza dei presidenti – La decima legislatura inizia ufficialmente il 16 luglio, ma il primo termine per comunicare la composizione dei gruppi politici è fissato per giovedì 4. Un appuntamento importante nel calendario del Parlamento europeo è la Conferenza dei presidenti, che riunisce il presidente della Camera e i capigruppo, in programma mercoledì 3.

Commissione

Il bilancio dell’Eurozona – Mercoledì 3 luglio, il professor Niels Thygesen, presidente dell’European Advisory Board for Public Finances (Efb nell’acronimo inglese), presenterà al Collegio dei Commissari la relazione annuale sull’orientamento della politica di bilancio per i paesi dell’area dell’euro prevista nel 2025. La relazione valuterà la conformità delle politiche di bilancio nazionali al Patto di stabilità e crescita.

Altri eventi

Scontro tra i due volti dell’Iran – Venerdì 5 luglio, ballottaggio presidenziale in Iran. Si affronteranno i due candidati, il riformista Massoud Pezeshkian e l’ultraconservatore Saïd Jalili, dopo un primo turno che ha visto la più bassa affluenza dalla fondazione della Repubblica islamica nel 1979. Pezeshkian ha raggiunto l’impresa di ottenere il 42,5% contro il 38,6% di Jalili, ex negoziatore dell’accordo nucleare.

Cinque articoli della settimana appena conclusa

Von der Leyen, Costa e Kallas: chi guiderà l’Europa nei prossimi 5 anni. La socialista portoghese è sotto processo per corruzione, la “lady di ferro” estone non esclude di schierare le truppe contro la Russia: ecco i nuovi volti che affiancheranno il riconfermato presidente dell’esecutivo Ue.

L’Ue conferma von der Leyen, Meloni si astiene e resta ai margini (come Orbán). Al vertice di Bruxelles, 25 dei 27 leader del blocco hanno approvato la riconferma dell’attuale presidente della Commissione e le nomine di Costa (Consiglio) e Kallas (Alto rappresentante). Il premier non ci sta, e ora spera di usare il suo peso nel Parlamento europeo per ottenere “quanto spetta all’Italia”.

La partita Italia-Francia sulla vicepresidenza Ue: Meloni e Macron vogliono gestire “l’agenda Draghi”. Entrambi i paesi mirerebbero agli stessi portafogli: concorrenza, industria e commercio. Cioè i settori al centro del rapporto che l’ex premier italiano sta scrivendo per conto di von der Leyen. E questo potrebbe essere il cuore del programma della nuova Commissione.

France Votes: cosa c’è da sapere sulle elezioni che potrebbero cambiare tutto. Per la prima volta, il paese potrebbe vedere un primo ministro di estrema destra. Le date da segnare sul calendario, i candidati e gli ultimi sondaggi.

Zelensky rilancia dopo il nuovo patto di sicurezza con l’Europa: “Anche la Bielorussia nell’Ue”. L’Ue ha messo per iscritto l’impegno a sostenere la difesa di Kiev: aiuti militari e finanziamenti per cinque miliardi da qui al 2027.

 
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