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Lunedì 1 luglio è iniziato Wimbledon, uno dei quattro tornei Slam, il più prestigioso e importante del tennis, nonché la più antica manifestazione tennistica del mondo. Per la prima volta nella storia un tennista italiano inizia uno Slam da numero 1 della classifica mondiale, visto che il 4 giugno il 22enne Jannik Sinner ha superato Novak Djokovic al primo posto della classifica.
Sinner inizia questo torneo dopo una prima parte di stagione molto positiva, nella quale ha perso solo tre dei quarantuno incontri disputati e ha vinto il suo primo Slam (gli Australian Open, a gennaio) e altri tre tornei, compreso quello di Miami che fa parte del Masters 1000, il secondo per importanza dopo gli Slam. L’ultimo torneo vinto è stato anche il primo sull’erba, la stessa superficie su cui si gioca Wimbledon: la settimana scorsa ha battuto il polacco Hubert Hurkacz nella finale del torneo ATP 500 ad Halle, in Germania. Insieme a Sinner ci saranno altri otto tennisti e tenniste italiani: Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Luca Nardi, Matteo Berrettini, Fabio Fognini, Mattia Bellucci, Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto, Lucia Bronzetti, Martina Trevisan e Sara Errani.
Anche Lorenzo Musetti è in forma: ha appena raggiunto la finale del Queen’s Club Championships, il torneo ATP 500 giocato sull’erba a Londra subito prima di Wimbledon, e la settimana prima aveva raggiunto la semifinale dell’ATP 250 di Stoccarda. L’esperto di tennis Emanuele Ricciardi nell’ultima puntata del suo podcast Fetta ha detto che Musetti «a Londra ha confermato i progressi sull’erba iniziati lo scorso anno».
Musetti ha 22 anni, e dopo essere emerso giovanissimo negli ultimi due anni ha faticato un po’ a confermare le aspettative e proseguire la sua crescita sportiva. Ma secondo Ricciardi in queste settimane abbiamo visto «la versione migliore di Musetti da molto tempo», che potrebbe «rappresentare un percorso tecnico, tattico ma anche attitudinale che, se seguito con una certa continuità, potrebbe rappresentare una svolta importante per la sua evoluzione».
Lorenzo Musetti, 22 anni, ha vinto due tornei ATP in carriera, entrambi nel 2022 (Clive Brunskill/Getty Images)
Finora nessun tennista italiano ha mai vinto Wimbledon nel torneo singolare; solo Sara Errani e Roberta Vinci ci sono riuscite nel doppio nel 2014. Matteo Berrettini ci è andato molto vicino tre anni fa, arrivando in finale e perdendo 3 set a 1 contro Djokovic. Dopo un periodo lungo e molto complicato a causa degli infortuni, Berrettini sembra essersi ripreso fisicamente, e quindi anche tecnicamente e mentalmente. Ha raggiunto la finale del torneo di Stoccarda, perdendo contro l’inglese Jack Draper, e nonostante non abbia grandi aspettative a Wimbledon, se la sua condizione fisica gli permetterà di resistere nei match più lunghi (negli Slam maschili bisogna vincere 3 set su 5), potrebbe essere un avversario ostico per molti tennisti, a partire da Sinner.
Il sorteggio ha infatti stabilito che i due potrebbero affrontarsi al secondo turno. Sinner giocherà il primo turno contro il tedesco Yannick Hanfmann, numero 95 del mondo, mentre Berrettini se la vedrà con l’ungherese Márton Fucsovics, sessantanovesimo del ranking. Se entrambi vincessero, si affronterebbero al turno successivo. Sarebbe ovviamente un match complicato per Berrettini, visto che oggi Sinner è uno dei migliori tennisti al mondo, ma anche per lo stesso Sinner, che affronterebbe un finalista di Wimbledon già al secondo turno.
In generale Sinner non è stato particolarmente fortunato nel sorteggio del sorteggio, perché continuando il torneo avrebbe potuto giocare contro uno dei due forti tennisti al servizio come Ben Shelton o Nicolás Jarry negli ottavi. In generale su tutte le superfici, ma soprattutto sui campi in erba e cemento dove la palla rimbalza meno, il servizio è un fattore cruciale. Nei quarti Sinner potrebbe poi incontrare Daniil Medvedev, quinto nel ranking mondiale, o Grigor Dimitrov, decimo.
Ma la cosa più importante è che, se dovesse raggiungere le semifinali, Sinner potrebbe ritrovarsi ad affrontare Carlos Alcaraz; Djokovic è dall’altra parte del tabellone, e quindi un possibile incontro con Sinner sarebbe la finale. Due delle tre partite perse da Sinner quest’anno sono state contro il ventunenne Carlos Alcaraz, considerato il suo principale rivale e campione in carica di Wimbledon: l’anno scorso ha battuto Djokovic in una finale che sembrava una sorta di transizione tra la vecchia e la nuova generazione di tennisti.
Alcaraz è attualmente il numero 3 della classifica mondiale (il numero 2 è Djokovic) e ha appena vinto il Roland Garros, lo Slam di Parigi. Lui e Sinner sono considerati i favoriti per la vittoria di Wimbledon, anche perché pare che Novak Djokovic non sia al top della forma a causa principalmente di un problema al ginocchio. Tuttavia, l’erba è in genere la superficie dove ci sono più sorprese, anche perché i tennisti la giocano molto meno, dato che i tornei su erba sono pochi e distribuiti in poco più di un mese. Capita spesso a Wimbledon che un giocatore inaspettato vada molto avanti nel torneo: si può dire che sia uno dei motivi dell’arrivo di Berrettini in finale.
Nel doppio, anche i tennisti italiani sperano di vincere il torneo, perché la coppia formata da Andrea Vavassori e Simone Bolelli è attualmente una delle migliori al mondo: hanno appena vinto il torneo di Halle sull’erba e sono arrivati in finale a entrambi gli Slam hanno giocato quest’anno, in Australia e Francia. E Sara Errani e Jasmine Paolini, arrivate in finale al Roland Garros, giocheranno insieme anche a Wimbledon. Allo stesso tempo, la Paolini è arrivata in finale a Parigi in singolare, poi ha perso contro la numero 1 del mondo Iga Swiatek ma ha giocato il suo miglior Slam finora. L’erba non è la superficie che meglio si adatta alle sue caratteristiche, ma il torneo femminile di Wimbledon è spesso ancora più incerto, e la Paolini è migliorata molto ultimamente. Al primo turno affronterà la spagnola Sara Sorribes Tormo.
