“Sono un prigioniero politico.” Steve Bannonil guru dell’estrema destra americana e l’ex stratega della Casa Bianca sotto Donald Trumpsi è consegnato alla prigione federale di bassa sicurezza di Danbury, nel Connecticut, dove sconterà una condanna a 4 mesi per oltraggio al Congressocolpevole di non aver testimoniato nell’inchiesta del Congresso sull’assalto al Campidoglio. “Sono orgoglioso di andare in prigione oggi. Non solo non ho rimpianti, sono orgoglioso di ciò che ho fatto”, ha detto ai giornalisti Bannon, che è stato libero per due anni mentre faceva appello contro la sua condanna. Prima di indossare la tuta arancione del carcere, ha registrato le ultime due ore del suo famoso podcast “War Room” vicino alla prigione, che assicura “diventerà solo più grande e più potente” mentre è in prigione.
Steve Bannon in carcere dal 1° luglio per scontare 4 mesi di pena, oltraggio al Congresso degli Stati Uniti
Cosa ha detto su Trump e Biden
È il secondo consigliere di Trump a finire dietro le sbarre per questo crimine. Dopo 4 mesi, Peter Navarro uscirà dalla prigione il 17 luglio, giusto in tempo per partecipare alla convention repubblicana di Milwaukee. Bannone invece sarà libero qualche giorno prima del 5 novembre, quando potrà lanciare i suoi ultimi appelli tornando per la battaglia finale, “come Gandalf”, ha scherzato. Nel frattempo, limitato nelle telefonate e senza internet, leggerà libri (tra cui la Bibbia di re Giacomo, The Decline and Fall of the Roman Empire e una storia della Rivoluzione russa), scriverà email di campagna a persone chiave e darà consigli al magnate e ai repubblicani (anche se ha escluso qualsiasi ruolo nella campagna e in una futura presidenza Trump). Il primo è un avvertimento: Joe Biden se ne andrà e la campagna di Donald rischia di essere esclusa«La vittoria di Trump nel dibattito è una vittoria di Pirro.
“Farà fuori un rivale che sa di poter battere bene e ne emergerà uno sconosciuto”, ha profetizzato, spiegando che il presidente non riuscirà a sopravvivere al crollo dei sondaggi. Ma se Biden si ritira, ha continuato, coglierà di sorpresa la campagna di Trump, togliendogli il suo avversario più debole. “Cercheranno un messia e poi ci sarà una luna di miele, ma quando si tratterà della convention democratica di agosto, chiunque sia, Michelle Obama o Gavin Newsom, partiranno con uno svantaggio minimo di cinque o sette punti”.
