Il Tribunale di Milano revoca l’amministrazione giudiziaria per Brt – .

Il Tribunale di Milano revoca l’amministrazione giudiziaria per Brt – .
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In data 27 marzo 2024 il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero Paolo Storari di revocare l’amministrazione giudiziaria per il corriere Brt, che è stata applicata nel marzo 2023 a causa di un’indagine su irregolarità nella gestione della manodopera (che ha coinvolto anche altri operatori logistici). La società dichiara di “aver immediatamente collaborato con l’Autorità Giudiziaria e con il team dell’amministratore giudiziario, per colmare le lacune evidenziate e risolvere ogni tipo di criticità”.

Nell’ultimo anno, Brt ha riorganizzato l’intera struttura interna, il sistema di governo societario, gli organi di controllo e di vigilanza, le procedure aziendali e la compliance. In particolare, spiega la società “ha creato un rafforzato sistema di controllo interno, ha istituito una funzione Acquisti e ha adottato nuove procedure per la selezione e l’affidamento dei fornitori di servizi di facchinaggio e trasporto che prevedono rigorosi standard di comportamento ed efficaci misure di controllo e monitoraggio dei terzi soggetti, volta a garantire una tempestiva valutazione tecnica, economica e reputazionale dei fornitori, nonché la predisposizione di un albo fornitori”.

La Brt ha inoltre “adottato un nuovo modello operativo con un programma di riduzione e consolidamento del parco fornitori volta a minimizzare il rischio di ingerenze nella gestione dei rapporti con i fornitori e a garantire l’autenticità dei contratti e ad assicurare alla società controparti dotate dei necessari requisiti reputazionali ed elevati standard di correttezza operativa”.

Per quanto riguarda i lavoratori, l’azienda ne assunse direttamente circa seicento nel settore della logistica e ha risolto con l’Agenzia delle Entrate e l’INPS le controversie sui pagamenti effettuati dalla Procura di Milano, grazie anche al sostegno finanziario della controllante Geopost. Brt precisa che “continuerà a garantire la massima qualità del servizio ai propri clienti, con l’obiettivo di uno sviluppo virtuoso e sostenibile del business, in attuazione di una politica aziendale improntata ai valori di trasparenza, integrità, correttezza e compliance con le norme a tutela dei lavoratori”.

Nella sua relazione alla Corte, l’amministratore giudiziario ha affermato che “Brt, oggi lo è certamente meglio attrezzati dal punto di vista della governance, dell’assetto organizzativo e degli organi di vigilanza e controllo, alimentato da nuove e più efficaci professionalità e competenze. Ha tracciato un percorso virtuoso in assoluta discontinuità gestionale rispetto al passato, tale da far sì che Brt possa operare con un nuovo modello di business, unicamente orientato a favorire situazioni di trasparenza nei rapporti negoziali, in particolare di movimentazione e trasporto, tali da impedire situazioni future critiche come quelle che hanno portato all’applicazione della misura”.

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