l’hypercar che non può nemmeno essere guidata in pista. Ecco perché – - – .

l’hypercar che non può nemmeno essere guidata in pista. Ecco perché – - – .
l’hypercar che non può nemmeno essere guidata in pista. Ecco perché – - – .

Non esiste circuito con un rettilineo abbastanza lungo dove l’ultima vettura da corsa sviluppata dallo storico marchio possa sprigionare i suoi 1.578 cavalli

Stanno per essere consegnati i primi esemplari – solo 40 in totale – della Bugatti Bolide, al costo di 4 milioni di euro ciascunoo: è ufficialmente terminata la fase di sviluppo dell’auto più estrema mai uscita dai cancelli dello stabilimento di Molsheim. Grazie al suo W16 quad-turbo da 8 litri e alla trazione integrale, insieme a un telaio monoscocca in fibra di carbonio sviluppato in collaborazione con Dallara, la Bolide promette di riscrivere tutte le regole quando si parla di auto sportive stradali, anche se qui stradali. c’è molto poco. La carrozzeria, costellata di ali e profili aerodinamici, garantisce tre tonnellate di carico aerodinamico e consente al Bolide di raggiungere fino a 2,5 g di forza lateraleun valore normalmente sperimentato solo dai piloti di Formula 1 o del WEC (World Endurance Championship), cioè il campionato destinato ai prototipi.

Facile da guidare anche al limite

La Bugatti Bolide è in tutto e per tutto quanto di più vicino si possa immaginare a quel genere di auto da corsa: pesa appena 1.240 kg e, nonostante la sua velocità massima di 380 km/h lo collochi dietro alla Chiron, in pista non ha rivalipur rimanendo – secondo il collaudatore Andy Wallace – sorprendentemente facile da guidare al limite anche per i guidatori meno esperti. La frase va presa con le pinze visto che è stata pronunciata da chi detiene il record di velocità per vetture di serie, ottenuto nell’agosto 2019 a bordo della Bugatti Chiron Super Sport 300: oltre 490 km/h. Ha vinto anche una 24 Ore di Le Mans e tre volte la 24 Ore di Daytona eppure secondo lui la Bolide è addirittura un’auto “accessibile”, entusiasmante per le sue prestazioni uniche ma non così impegnativa, magari grazie ad ABS ed ESPnormalmente non installato sulle auto da corsa.

Non ci sono piste con rettilinei abbastanza lunghi

Pur essendo una vettura pensata per la pista, il Bolide non rinuncia alla comodità, con interni curati nei minimi dettagli, tra cui pelle e fibra di carbonio, anche se la posizione di guida non promette di essere adatta ai lunghi viaggi: il pilota infatti si ritrova con i talloni sollevati, proprio come i piloti nell’abitacolo delle auto da corsa, mentre il passeggero è angolato verso l’anteriore per migliorare la distribuzione dei pesi. Non c’è solo Dallara tra i partner italiani di questa “ipercar”: l’impianto frenante è stato sviluppato in esclusiva da Brembo e prevede un sistema carbonio-carbonio che consente di frenare la potenza ai livelli delle monoposto nonostante il peso notevolmente maggiore. Esiste però un problema, che riguarda l possibilità di sfruttare l’enorme potenziale del Bolide sulle piste di tutto il mondo: sui tracciati attualmente omologati dalla FIA non esistono infatti rettilinei più lunghi di 2 km e quindi i fortunati possessori dovranno limitarsi a godersi l’enorme grip in curva dato dagli pneumatici slick Michelin Pilot Sport

 
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