requisiti, regole e importi – .

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Eccoci qui. A partire dalle ore 10 di lunedì 3 giugno 2024 sarà possibile accedere alla piattaforma per richiedere il bonus per l’acquisto di un nuovo veicolo. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che prevede tutta una serie di agevolazioni. Il governo ha messo sul tavolo quasi 953 milioni di euro: di questi, 782 sono destinati alle auto nuove, 20 all’usato, 50 al noleggio a lungo termine per i privati ​​e 10 alla trasformazione del gas. I restanti 91 vanno a motocicli (38) e veicoli commerciali (53).

Ecobonus 2024, come richiedere il beneficio

Come accennato, la nuova piattaforma sarà attiva dal 3 giugno alle ore 10:00. Sul sito saranno disponibili la modulistica per la richiesta del bonus e le tabelle di assegnazione dei contributi. Le fasce saranno tre e il parametro di riferimento sono le emissioni di CO2 dell’auto acquistata. La norma prevede tre fasce ed un limite di prezzo di listino (compresi gli accessori, esclusi IPT e PFU):

  • 0-20 g/km con listino fino a 35mila euro + IVA (42.700 IVA inclusa)
  • 21-60 g/km con listino fino a 45mila euro + IVA (54.900 IVA inclusa)
  • 61-135 g/km con listino fino a 35mila euro + IVA (42.700 IVA inclusa)

La rottamazione è obbligatoria solo per il terzo livello. L’auto da rottamare dovrà essere intestata all’acquirente della nuova o ad un familiare che convive con lui da almeno 12 mesi. E deve essere di classe Euro 0, 1, 2, 3 o 4. Sono ammessi 5 euro solo per le persone fisiche con ISEE familiare inferiore a 30mila euro che acquistano un’auto nelle prime due fasce (0-20 e 21-60 g/km).

L’importo dei contributi

I bonus vanno da un minimo di 1.500 euro per le auto di terza fascia con rottamazione obbligatoria da Euro 4 a un massimo di 11mila euro per l’acquisto di un’elettrica con rottamazione da Euro 0, 1 o 2. Per le persone fisiche con per un ISEE familiare inferiore a 30mila euro è previsto un bonus extra del 25%, ma solo in caso di acquisto di auto nelle prime due fasce. Il bonus massimo ottenibile, quindi, è di 13.750 euro. Possono accedere ai contributi sia le persone fisiche che le imprese (ad eccezione di quelle operanti nel commercio di veicoli). Restano invece escluse dalla fascia 61-135 le aziende.

I fondi non sono illimitati e l’operazione terminerà quando i fondi disponibili finiranno. Sul sito predisposto per accedere all’ecobonus è possibile monitorare l’andamento delle prenotazioni. I 782 milioni stanziati per le nuove auto sono così ripartiti:

  • 0-20 g/km CO2: 240 milioni;
  • 21-60 g/km CO2: 140 milioni;
  • 61-135 g/km CO2: 402 milioni.

Norme sulla vendita e sulla registrazione

Per quanto riguarda i termini di immatricolazione, l’auto acquistata con l’incentivo dovrà essere immatricolata entro 270 giorni, pena la perdita del bonus. Inoltre è vietata la vendita per 12 mesi. Per ottenere l’incentivo l’acquirente si impegna a mantenere l’immobile per almeno 12 mesi (24 per le imprese). L’auto acquistata con l’incentivo può essere intestata anche a una persona diversa da quella a cui è stata intestata quella da rottamare, purché entrambi facciano parte dello stesso nucleo familiare.

Incentivi per l’usato

La riforma degli incentivi 2024 reintroduce, dopo qualche anno, un contributo per l’acquisto di macchine usate. Alle persone fisiche che acquistano, anche in leasing finanziario, auto usate Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km di CO2 e un prezzo risultante dalla media di mercato fino a 25mila euro, verrà riconosciuto un contributo di 2mila euro se contestualmente viene rottamata un’auto di classe fino a 4 euro. Per questa iniziativa sono stati stanziati 20 milioni, riservati alle auto di prima immatricolazione italiana che in passato non hanno beneficiato di incentivi statali: una somma sufficiente per appena 10mila auto.

Microcar e taxi

L’ecobonus coinvolge anche i veicoli elettrici delle categorie da L1e a L7e, comprese le microcar, per le quali è previsto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro. Il contributo sale al 40% (fino ad un massimo di 4.000) euro in caso di rottamazione di un veicolo di classe fino a Euro 3, di proprietà dell’acquirente (o di un familiare convivente).

Per i titolari di licenze di taxi e noleggio con conducente il contributo statale è raddoppiato per tutte le categorie di veicoli rientranti negli incentivi. Nello specifico, il raddoppio si applica ai vincitori del concorso e agli assegnatari di nuove patenti dal 10 agosto 2023 fino all’entrata in vigore del presente decreto, e a coloro che sostituiscono il veicolo utilizzato per il servizio. La riforma debutta con un contributo al noleggio a lungo termine riservato alle persone fisiche per i contratti di noleggio di veicoli appartenenti alle prime tre fasce di emissione e con durata non inferiore a tre anni. L’importo del contributo statale al canone sarà fissato con decreto del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della riforma. A questa iniziativa verranno stanziati 50 milioni.

Auto a GPL e metano

Tornano anche i contributi per la conversione a GPL o metano. Riservato alle persone fisiche che installano l’impianto su auto (Euro 4, Euro 5, Euro 6), il contributo è di 400 euro per il GPL e di 800 euro per il metano. Il bonus verrà detratto dal costo di installazione direttamente dall’installatore. Per l’iniziativa, che sarà disciplinata da un successivo provvedimento del Ministero delle Imprese, sono stati stanziati 10 milioni.

 
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