Moody’s conferma il rating dell’Italia. L’ultima sconfitta a sinistra – .

Moody’s conferma il rating dell’Italia. L’ultima sconfitta a sinistra – .
Moody’s conferma il rating dell’Italia. L’ultima sconfitta a sinistra – .

Moody’s ha annunciato di aver completato la revisione periodica del rating dell’Italia. “La revisione non comporta alcuna azione sul rating del credito e non è un’indicazione sulla probabilità che un’azione sul rating del credito si verifichi o meno nel prossimo futuro”, si legge nel bollettino fornito dall’agenzia sullo stato dell’economia italiana.

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Il risultato viene accolto positivamente dalla deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli: “La conferma del rating di Moody’s per l’Italia contiene elementi importanti per la nostra situazione economica. Viene evidenziata un’ampia diversificazione, così come il basso debito del settore privato e la ricchezza delle famiglie. Permangono le criticità del debito pubblico e i rischi connessi, ma nel complesso emerge uno scenario dinamico con i conti sotto controllo. Il governo Meloni, quindi, continua a dimostrare affidabilità ed equilibrio. Ancora un’altra risposta a coloro che a sinistra prevedevano il disastro”.

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Oltre a Lucaselli, anche Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Finanze e responsabile economico del partito, ha detto la sua sull’esito della ‘revisione periodica’ condotta dall’agenzia di rating sul merito creditizio dei Stato italiano: “L’aggiornamento pubblicato da Moody’s offre molti motivi per cui la maggioranza può essere orgogliosa dell’operato del governo Meloni, ma non solo. Ciò dovrebbe spingere l’opposizione a riflettere ancora una volta sui tragici errori commessi negli anni passati, quando era al potere. Con questo esecutivo, per il bene di tutti, la nazione riconquista la fiducia degli investitori internazionali. Si parla – evidenzia il deputato di FdI – di un’evoluzione in linea con le aspettative e di un discreto miglioramento della crescita, grazie all’attuazione del Pnrr, da qui al 2026. Si sottolinea che, pur indebolendosi, la sostenibilità del il debito resta garantito… e dietro quel passo indietro c’è un colpevole specifico, il Superbonus, i cui costi crescenti con pesanti ricadute sul deficit sono evidenziati da Moody’s. Nonostante ciò, l’agenzia ci dice che “la traiettoria del debito e la sua sostenibilità nel prossimo decennio rimangono sostanzialmente invariate”. Il centrodestra di oggi sta quindi – commenta Osnato – rimediando ai disastri Pd-M5s di ieri… Più chiaro di così?!”.

 
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