di Lucina Paternesi e Giulia Sabella
Immagini di Davide Fonda
Montaggio di Sonia Zarfati
Grafica di Giorgio Vallati
Come finirà la guerra dei tag?
Non solo Nutri-score e NutrInform Battery, la battaglia delle etichette si fa sempre più hi-tech. Per incoraggiare i cittadini a prendere confidenza con la proposta di etichetta frontale all’italiana, lo scorso luglio il Ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato un’applicazione per smartphone con cui scansionare i codici a barre dei prodotti, ma funziona? In Francia invece qualche anno fa è nata Yuka sulla base dell’etichetta a semaforo, l’app che assegna un punteggio agli alimenti segnalando anche additivi pericolosi in base al principio di precauzione. Oggi più di 35 milioni di utenti lo hanno scaricato in tutto il mondo perché nei suoi database sono archiviati oltre 4 milioni di codici a barre: alimentari ma anche cosmetici. I giudizi più severi sono riservati agli alimenti ultra lavorati e agli insaccati: prosciutti, salami e carni trasformate sono sempre giudicati negativamente dall’app, proprio per l’eccessivo uso di additivi e sale da parte dell’industria. La reazione non si è fatta attendere e la federazione francese dei produttori di specialità gastronomiche ha citato in giudizio la start-up.
Lunedì alle 21.20 su RaiTre.
