C’è un po’ di Italia anche a Taiwan. Il grattacielo Taipei 101, l’undicesimo più alto del mondo, ha resistito al fortissimo terremoto che ha colpito l’isola dell’Asia orientale lo scorso 3 aprile grazie ad una maxi sfera progettata e realizzata da un’azienda veneziana. Si tratta della Fip Mec di Selvazzano (Padova), azienda leader nella produzione di supporti strutturali, dispositivi antisismici, prodotti per gallerie e accessori per l’ingegneria civile e delle infrastrutture. Tra i collaudatori spicca il nome di Renato Vitaliani, ingegnere civile, padre della sfera che salvò l’edificio.
Come funziona la sfera
Il Tuned Mass Damper, questo il nome della maxi-sfera, è in realtà più simile ad un pendolo. Come spiega al Corriere della Sera l’ideatore Renato Vitaliani funziona proprio come “un orologio a pendolo: una mega sfera di 660 tonnellate di acciaio è posta a una certa altezza della torre e fissata alla sommità con dei cavi. Quando la torre si muove in una direzione, l’assorbitore si muove nell’altra, proprio come farebbe un pendolo. Infatti bilancia la forza sprigionata dal terremoto o dal vento”. Inoltre, continua Vitaliani, “attorno a questa massa sono stati posizionati dei dissipatori di energia, qualcosa di paragonabile agli ammortizzatori che usiamo per le automobili”. In sostanza, questo complesso sistema permette di assorbire gli urti e di controbilanciare le oscillazioni.
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Chi è Renato Vitaliani
Laureato in Ingegneria Civile con lode, indirizzo trasporti, presso l’Università di Padova nel 1971. È stato professore ordinario di Tecniche delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria della stessa università. Il curriculum di Vitaliani è ricco di aziende, ma su tutte spicca la Fpi Mec di Selvazzano, in provincia di Padova, con la quale ha realizzato il Tuned Mass Damper che ha salvato dal terremoto il grattacielo di Taiwan.
