La cantina lecchese premiata come migliore nuova architettura dell’anno – .

La cantina lecchese premiata come migliore nuova architettura dell’anno – .
La cantina lecchese premiata come migliore nuova architettura dell’anno – .

Una cantina pluripremiata. Geometrie inaspettate si rivelano anche dove non ce le aspettiamo. Agli appassionati e agli esperti di architettura il compito di scovare i migliori, anche nel nostro territorio. E quest’anno è la volta di una cantina situata a Montevecchia, dell’azienda agricola Il Ceresé, a ricevere il Premio Architettura Italiana, la quinta edizione istituito da MAXXI e Triennale Milano. Una storia raccontata dai colleghi di CiboToday.it.

Premio Italiano di Architettura

Per l’edizione 2024 la giuria è composta da Lorenza Baroncelli (MAXXI), Stefano Boeri (Triennale Milano), Pippo Ciorra (MAXXI), Nina Bassoli (Triennale Milano), Cornelia Mattiacci (Fondazione Prada), Sara Marini (IUAV), Stefano Pujiatti (ELASTICOSPA) e Michael Obrist (TU Wien) hanno ricevuto numerosi premi. Il più importante è sicuramente il miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni da un progettista o studio italiano o con sede professionale in Italia. Che coincise proprio con il lavoro della cantina lecchese.

Architetti e designer sempre più al lavoro per il mondo del vino

In Italia progettisti, architetti, designer e paesaggisti sono sempre più coinvolti nei processi di creazione del vino e dei suoi spazi (ecco la nostra raccolta delle realtà più rappresentative in Italia), ma arrivano anche direttamente nelle vigne e nei campi (come nel caso del vigneto labirinto). Non ci stupiamo quindi che un premio per un edificio vada ad una realtà agricola. Destinatario è stato lo Studio Pizzi di Milano nella persona dell’architetto Pietro Martino Federico Pizzi. L’edificio è stato scelto tra i 32 candidati “per aver saputo armonizzare le qualità simboliche e formali di una geometria pura, come quella del cerchio, e allo stesso tempo un forte legame con il luogo, i materiali locali, il paesaggio ” ha dichiarato la giuria.

Come è nata la Cantina Ceresé

La cantina nasce per diventare il cuore di un progetto che nasce nel 2004 per volontà dei coniugi Maria Enrica Bonatti e Giovanni Mameli, su 21 ettari all’interno del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, a pochi chilometri da Lecco. Oggi gli sposi sono affiancati anche dai figli e possono contare su un ambiente in dialogo con il territorio che offre ospitalità anche per eventi e degustazioni. L’ambiente è definito dalla linea rosa della copertura a doppia curva, sospesa sui vigneti da colonne in acciaio corten. Al di sotto di esso si estende lo spazio del piazzale, molto vicino ai vigneti circostanti. Al centro della copertura in cemento armato rosa, si allarga una grande apertura circolare.

Il progetto architettonico dello Studio Pizzi

Al diminuire della pendenza del terreno emergono tre fronti della parte di edificio sottostante la piazza, che si legano ai toni dell’argilla di queste terre, attraverso un gioco di luci e ombre, dato dalla texture a rilievo dei mattoni . Qui nascono gli spazi di lavoro, distribuiti in quattro navate principali, aperte nella loro estremità verso il bosco e in prossimità del vialetto di accesso. All’interno, una successione di archi in cemento a vista scandisce la profondità degli spazi della bottaia, mentre la prima e l’ultima navata ricevono luce zenitale. La prima navata è destinata ad ospitare le collezioni artistiche dell’azienda e a promuovere attività culturali. Al piano superiore, un volume chiuso è destinato all’esposizione e alla vendita dei prodotti dell’azienda agricola. Il tetto, infine, accoglie i terreni locali, seminati di fiori spontanei.

 
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