È stato pittore, designer, scultore, scenografo, un artista a tutto tondo. Si ispirò al surrealismo e al realismo fantastico dei primi anni Cinquanta ed è lui, oggi, a ispirare con le sue opere, le sue visioni oscure e inquietanti, mostruose e fantastiche, con le sue “cartoline dall’inferno” e, soprattutto, con le sue creatura più famosa, lo Xenomorfo – che nel 1980 gli valse l’Oscar per i migliori effetti speciali – tatuatori e narratori di fantascienza, gruppi rock e videogiochi.
A dieci anni dalla scomparsa, una grande mostra in programma dal 5 ottobre al 16 febbraio 2025 al Mastio della Cittadella di Torino è dedicata al padre di Alien, Hans Ruedi Giger, o HR Giger, come lui stesso si faceva chiamare. Anticipazioni autunnali nel calendario espositivo torinese che comprende, in questo caso, la prima e unica grande retrospettiva in Italia di uno degli artisti più visionari della seconda metà del Novecento. Hanno aperto questa settimana le prevendite di “Beyond Alien”. HR Giger”, mostra prodotta da Navigare srl in collaborazione con Glocal Project e Onoarte.
«Un evento unico – dicono gli organizzatori – che coinvolge la città di Torino con il sostegno del Comune e del Museo Nazionale del Cinema». Presso la Mole si terranno infatti eventi, incontri e proiezioni. Curata da Marco Witzig, uno dei massimi esperti dell’artista svizzero, la mostra presenta un centinaio tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video provenienti dal Museo Giger in Svizzera, diretto dalla vedova del maestro Carmen Giger.
Cinema, musica, surrealismo e cosmic horror sono le quattro sezioni che compongono il percorso espositivo, dove spicca il prototipo di quella creatura mostruosa, Alien, ormai entrata nell’immaginario collettivo. La sezione cinema presenta anche le opere realizzate per Dune, il film mai realizzato di Alejandro Jodorowsky, mentre la sezione musica, importante nella vita e nella carriera di Giger, è caratterizzata dalle copertine degli album realizzati per Debbie Harry, Emerson, Lake and Palmer, Magma, Dead Kennedys e molti altri.
