La madre di Chiara Ferragni, Marina Di Guardo, in uno dei momenti più delicati della carriera della figlia ha deciso di entrare nella holding Sisterhood, che cura il patrimonio dell’influencer milanese. Si tratta della società che si prende cura degli immobili (a partire dall’attico recentemente acquistato) e delle società operative dell’imprenditore, La Fenice e Tbs. Di Guardo, annuncia il Corriere della Sera, ora ha ampi poteri, quasi fosse un direttore generale, ricevuti attraverso un atto notarile, firmato alla fine della settimana scorsa. Secondo il documento, visionato anche da Open, la signora potrà «firmare, revocare, risolvere contratti di qualsiasi tipo in nome e per conto della società; nominare, assumere, licenziare il personale dipendente e definire le relative politiche di remunerazione; aprire, chiudere, chiedere credito e gestire conti bancari di ogni tipo”.
Non solo, Di Guardo potrà rappresentare l’ costituente in giudizio, sia nella parte attrice che in quella convenuta, in ogni grado e sede di giurisdizione; comprese le Commissioni Tributarie e le Giurisdizioni amministrative speciali; nominare e licenziare avvocati, procuratori legali ed esperti; procedere all’apposizione o alla rimozione di sigilli, opporsi agli stessi, effettuare inventari”. Di fatto un pubblico ministero. Quest’ultimo è un aspetto significativo, visti i recenti avvenimenti che hanno coinvolto l’imprenditore digitale. L’atto è stato firmato lo scorso 29 maggio, quando l’amministratore unico di Sisterhood, il consulente Maurizio Binelli, si è presentato al notaio milanese Patrizia Leccardi con in mano tutte le deleghe della madre dell’influencer.
