Chiara Ferragni affida l’azienda a Marina Di Guardo, sua madre, che ne sarà di Fabio Damato? – .

Chiara Ferragni affida l’azienda a Marina Di Guardo, sua madre, che ne sarà di Fabio Damato? – .
Chiara Ferragni affida l’azienda a Marina Di Guardo, sua madre, che ne sarà di Fabio Damato? – .

La madre di Chiara Ferragni, Marina Di Guardo, è diventata direttrice generale della holding Sisterhood. C’è infatti una sovrapposizione con Fabio Damato, manager di Chiara, anche lui al centro della bufera giudiziaria degli ultimi mesi.

Chiara Ferragni ha preso una decisione drastica per la gestione del suo aziendenel tempesta giudiziaria come lei, dallo scoppio di “porta del pandoro” dal 2023. Ora che è finito anche il suo matrimonio con Fedez è stato ufficializzato, Chiara evidentemente ha intenzione di farlo riorganizzare l’esistenza e la struttura aziendaleaffidando un ruolo importante a… sua madreil sessantaduenne Marina Di Guardo. Una mossa che suona come un invito alla porta per lo storico dirigente Fabio Damato

Marina Di Guardo, mamma di Chiara Ferragni, direttrice generale della Sorellanza

Per alcuni giorni l’azienda Sorellanzasotto il cui ombrello il patrimonio di Chiara Ferragnile società TBS (agenzia di talenti, e-commerce) e Fenice (marchio “Chiara Ferragni”), oltre alle proprietà dell’influencer, ha a direttore generale: riguarda Marina Di Guardomamma di Chiara, autrice di sette figli romanzi thriller (alcuni per Mondadori) e chiaramente ormai rimasto tra le persone di maggior fiducia della Ferragni, sopraffatto ormai da un anno e mezzo dalla terremoto della porta del pandoro che finì per causare il collasso di parte del suo impero e del suo marchio, così come il suo matrimonio con Fedez. Come riporta il Corriere, Marina ora gode di un un considerevole pacchetto di procure, poter assumere, licenziare, firmare o rescindere contratti, chiedere credito, avere accesso a conti bancari, nominare avvocati e soprattutto rappresentare l’azienda. A 37 anni, sembra che Chiara Ferragni si stia progressivamente liberando dal suo storico manager Fabio Maria Damato (indagato come lei per truffa aggravata), perché a questo punto Marina assume un ruolo che si sovrappone al suo: la manovra sembra scontata. Sembra inoltre che la stessa Ferragni stia valutando di lasciare i suoi incarichi di Amministratore Delegato della Fenice e presidente di TBS Crew. Agli inizi di maggio Damato, intervistato nel programma Far West di Rai 3 sulle vicende legali del gruppo, si trincerava dietro la no comment. Dall’inizio dello scandalo l’azienda Ferragni ha perso contratti con il Gruppo Safilo, Cartiere Paolo Pigna, Coca-Cola e Pantene.

 
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