I figli di Ryan Reynolds, che hanno momenti di ansia come il loro papà. Ma l’ansia può essere “ereditata”? – .

I figli di Ryan Reynolds, che hanno momenti di ansia come il loro papà. Ma l’ansia può essere “ereditata”? – .
I figli di Ryan Reynolds, che hanno momenti di ansia come il loro papà. Ma l’ansia può essere “ereditata”? – .

Colleghi sul set del nuovo film Deadpool e Wolverinegrandi amici nella vita di tutti i giorni, gli attori Ryan Reynolds e Hugh Jackman hanno parlato di ansia e genitorialità davanti alle telecamere della rivista Persone. Reynolds, sposato con l’attrice dal 2012 Blake Livelydalla quale ha avuto quattro figli, ha detto di esserlo grato all’ansia che ha vissuto nel passato e continua a sperimentare, perché grazie a queste esperienze oggiSo essere vicino ai miei figli nei momenti in cui essi stessi cadono in stati di ansia. Rivolgendosi a Hugh Jackman e riflettendo sui suoi figli, Ryan Reynolds ha commentato: «Penso che sia una questione genetica. La mia ansia mi permette di essere comprensivo, di farli sentire visti e compresi quando vivono stati di ansia. So che non posso curare la loro ansia, ma posso comunicare con loro».

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Ma l’ansia può essere ereditata?

Ryan Reynols implica che esiste una maggiore probabilità di soffrire di ansia se anche i genitori ne hanno sofferto. L’origine genetica di questa condizione è reale? Abbiamo chiesto al Dott.ssa Elisa Stefanati, Psicoterapeuta EMDR presso l’Ospedale Privato Quisisana di Ferrara. «Le cause dell’ansia generalizzata non sono state identificate con certezzama molti studi autorevoli tendono a evidenziare un’eziologia multifattoriale, che la presuppone cause genetiche, biologiche ed ambientali. L’ansia può avere cause psicologiche, ad esempio la presenza di un trauma precoce vissuto in giovane età e mai risolto oppure un conflitto interno. Lo hanno evidenziato le ricerche effettuate sui gemelli il tasso di familiarità del disturbo d’ansia generalizzato è di circa il 20%. Quindi sì, esiste anche una variabile genetica, che aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di disturbo.

Non molti anni fa, però, un lavoro pubblicato suGiornale americano di psichiatria ha evidenziato che, sebbene l’ereditarietà genetica concorra a predisporre l’individuo in termini di vulnerabilità ai sintomi dell’ansia, il peso dei fattori ambientali sembra essere più significativo. Molte ricerche hanno esplorato quali fattori ambientali siano prevalentemente coinvolti nella trasmissione intergenerazionale dell’ansia e tra questi sono quelli più studiatiattaccamento genitore-figlio, funzionamento e struttura familiare, stile educativo e comportamentale dei genitori e, infine, credenze e attribuzioni dei genitori.

Pensando al caso di Ryan Reynolds, cioè di un padre che riconosce di soffrire di ansia, ecco alcune utili considerazioni del dottor Stefanati: «Se un genitore è consapevole di avere un disturbo d’ansia e ha iniziato un percorso di psicoterapia adeguatoquesto lavoro gli sarà sicuramente utile anche nel rapporto con i figli. Lo stile di attaccamento tra genitori e figli è una delle variabili più studiate da psicologi e psichiatri: questo è ormai certo un legame insicuro tra genitori e figli è prevalentemente associato all’ansia infantile. Come buona regola pratica, va sempre bene evitare di mostrare un atteggiamento giudicante, svalutante, umiliante o repressivo nei confronti dei propri figli, preservando anche la qualità del rapporto di coppia tra i genitori, in particolare la capacità di sostenersi a vicenda. Queste variabili, infatti, sono a influenzare direttamente la qualità della relazione che ciascun genitore instaura con il proprio figlio e che si ripercuote sul bambino in termini di maggiore senso di sicurezza acquisito. Questo senso di sicurezza costituisce uno dei principali fattori protettivi per lo sviluppo di future psicopatologie nei bambini, compresa l’ansia”.

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