Si possono scaricare le fatture sul 730? La risposta definitiva — idealista/news – .

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Molti si chiedono se il le fatture possono essere scaricate in 730. Ebbene, purtroppo le famiglie non possono usufruire delle agevolazioni fiscali per le spese relative alle bollette energetiche, poiché le somme versate, che comprendono varie imposte come accise e Iva, non sono deducibili dalle imposte al momento della dichiarazione dei redditi. Chi però può risparmiare sulle bollette deducendo queste spese sono i liberi professionisti e le aziende. Vediamo nello specifico come scaricare le bollette nel 730.

730 e bollette: le regole per privati ​​e imprese

Molte famiglie italiane si saranno trovate almeno una volta a chiedersi se le loro bollette potranno essere versate sul 730. La risposta, purtroppo, è negativa. Possono beneficiare della detrazione: Partite IVA e di dirigenti aziendali, quindi tutti gli individui compresi nella vasta sfera dei lavoratori autonomi. È bene sottolineare, però, che tale opportunità è riservata esclusivamente alle partite Iva soggette al regime fiscale ordinario, tralasciando quelle soggette al regime forfetario.

Questo implica che i cittadini non possono detrarre le spese sostenute per le utenze al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Probabilmente, il motivo di tale decisione è da ricercarsi nel fatto che i cosiddetti clienti business sono soggetti ad un’aliquota IVA più elevata (ovvero al 22%) rispetto a quella generalmente applicata ai consumatori domestici (pari al 10%). . Di conseguenza, il costo complessivo delle fatture per i clienti commerciali è spesso più elevato a causa dell’aliquota IVA, anche se il consumo energetico e i costi rimangono gli stessi.

Quindi, mentre non esiste la detrazione in bolletta per i dipendenti, i liberi professionisti e le aziende possono goderne una Detrazione del 50%. delle spese sostenute per le utenze. Ai cittadini restano però altri aiuti che permettono di coprire i costi di fornitura di energia elettrica e gas, come, ad esempio, il bonus bolletta 2024.

Quali fatture possono essere detratte?

Come già accennato in precedenza, professionisti e imprese possono detrarre tutte le spese relative ai servizi immobiliari, compreso il pagamento delle fattureelettricità, IL gas, il telefono fisso e mobile e i costi a carico della rete Wifi. Tuttavia, ciò è consentito solo se non possiedono un altro immobile utilizzati per l’esercizio della propria attività professionale nel medesimo Comune.

Inoltre, le bollette scaricabili nel 730 devono riguardare esclusivamente la fornitura di energia prevista scopi produttivi. Tali soggetti, quindi, non possono richiedere detrazioni per le spese sostenute per la fornitura di energia elettrica per uso domestico. Ma cosa succede se il professionista utilizza la propria abitazione come studio?

Per chi lavora esclusivamente da casa, cioè che utilizza a uso promiscuo della proprietàci sono diverse condizioni da rispettare per poter detrarre le bollette di gas e luce nel 730:

  • il professionista non deve avere altre sedi di lavoro e deve quindi essere in modalità smart working continuativa;
  • le spese miste possono essere detratte solo al 50%;
  • il professionista deve stipulare un contratto commerciale.

Insomma, la possibilità di ottenere la detrazione in bolletta vale solo per costi legati all’attività professionale, comprese le fatture per vari servizi. Professionisti e imprese possono usufruire anche di altre agevolazioni relative all’affitto e alla rendita catastale, se l’immobile utilizzato per l’esercizio della professione è di loro proprietà. Ad esempio, l’abbonamento mensile ai servizi di streaming per la TV ad uso privato non è deducibile.

Come ottenere la detrazione?

Una volta appurato che i cittadini non possono scaricare le bollette in dichiarazione, se sussistono tutti i requisiti appena indicati per liberi professionisti e imprese, un punto cruciale da considerare per ottenere la detrazione sulle utenze riguarda laintestazione della fattura. Qui è di fondamentale importanza indicare la partita IVA del destinatario. Ciò consente naturalmente di verificare la presenza della prima condizione individuata per accedere alla detrazione.

Pertanto, è necessario che il destinatario della fattura sia un libero professionista o un lavoratore autonomo dotato di partita IVA e che, come già accennato, l’interessato sia regolarmente iscritto al regime ordinario, tutti coloro che aderiscono alla formula forfettaria regime escluso dall’opzione.

 
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