Maturità, ecco il gran finale. Domani sui banchi per la prima prova saranno 1.100 gli studenti di Cesena – .

Maturità, ecco il gran finale. Domani sui banchi per la prima prova saranno 1.100 gli studenti di Cesena – .
Maturità, ecco il gran finale. Domani sui banchi per la prima prova saranno 1.100 gli studenti di Cesena – .

Da generazioni è il rito collettivo di passaggio che segna l’inizio della vita adulta. Anche se oggi ha un po’ perso il suo valore, visto che spesso i diplomati hanno già in tasca un posto universitario. Di certo il diploma è il ‘gran finale’ di cinque anni trascorsi a scuola sognando il futuro che verrà, bello per alcuni, dannato per altri. Nelle scuole superiori di Cesena sono oltre 1.100 (e mezzo milione in tutta Italia) gli studenti alle prese con la corsa finale per ottenere l’agognato pezzo di carta.

Dopo l’emergenza pandemica, dallo scorso anno c’è stato il ritorno a pieno ritmo dell’esame di Stato, con due prove scritte decise dal Ministero, una terza prova solo per gli ambiti in cui è previsto, colloquio orale in chiave multidisciplinare, commissioni composte da tre commissari interni ed esterni all’istituzione scolastica e da un presidente esterno. Si comincia domani, puntuali alle 8.30, con la prima prova scritta, uguale per tutti, volta ad accertare sia la padronanza della lingua italiana che le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche. Il Ministero prevede sette percorsi relativi all’ambito artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale. Il giorno successivo è la volta del secondo elaborato riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. E quindi greco per i classici e matematica per gli scientifici, economia aziendale per gli istituti tecnici in ‘Amministrazione, finanza e marketing’ e topografia per quello in ‘Edilizia, ambiente e territorio’. L’ultimo tassello è la prova orale, che riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, ed è volta a valutare sia la capacità del candidato di cogliere le connessioni tra le conoscenze acquisite sia il suo profilo formativo, culturale e professionale.

Anche il punteggio, stravolto dal Covid-19, è tornato alla normalità. La carriera scolastica inciderà per il 40 per cento sul totale (al quinto anno con una media superiore a 9 si potranno accumulare fino a 15 punti), mentre il restante 60 per cento del punteggio lo giocheranno i diplomati all’esame per un massimo di 10 punti. da 60 punti: 20 per ciascuna delle due prove e altrettanti per il colloquio. A disposizione della commissione esaminatrice c’è poi un bonus di 5 punti, da assegnare in tutto o solo in parte ai candidati meritevoli che però, tra crediti e prove, non riescono a raggiungere il punteggio massimo.

Tornando al tema dell’italiano, da settimane imperversa come da tradizione il ‘toto-tracce’, con previsioni basate su date, anniversari o autori letterari. Non sarebbe una sorpresa se, come già accaduto in passato, accanto a nomi famosi ci fossero anche quelli meno conosciuti ai più. Per Orizzontescuola.it (quotidiano giornalistico online sul mondo della scuola) un autore ‘papabile’ potrebbe essere Gabriele D’Annunzio, visto il 160esimo anniversario della sua nascita celebrato nel 2023. Anche Luigi Pirandello (forse con un brano da ‘Uno, nessuno e centomila’) è tra i favoriti insieme a Italo Svevo e Giovanni Verga. Sul fronte dell’attualità non mancano certo i temi ‘caldi’ che potrebbero finire per essere sviluppati in maniera improvvisata: l’intelligenza artificiale con tutte le sue implicazioni, oppure il conflitto israelo-palestinese e quello in Ucraina. E chissà che non possa comparire anche Robert Oppenheimer, il fisico americano che inventò la bomba atomica (di cui quest’anno ricorre il 120° anniversario della nascita), con la sua frase passata alla storia: “Sono diventato la Morte, il distruttore di mondi”.

 
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