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“Dai, ho dell’erba stupida…” – .

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Nino D’Angelo – Spetteguless.it

Il cantante napoletano è stato uno dei personaggi più noti degli anni ’80 e vanta ancora oggi innumerevoli fan. Nino D’Angelo, protagonista di un concerto allo Stadio Maradona di Napoli, ha recentemente rilasciato alcune confessioni sul suo celebre collega. Ecco cosa ha detto.

Nino D’Angelo in una foto recente – Spetteguless.it

È impossibile pensare agli anni ’80 senza pensare a Nino D’Angelo. Famoso non solo per le sue canzoni romantiche, ma anche per il caschetto che ha fatto la storia, la cantante ha segnato un’epoca, recitando anche in molti film ormai considerati cult dagli amanti del cinema italianoNato a Napoli nel 1957, primo di sei figli, Nino inizia a lavorare fin da giovanissimo come cantante nei matrimoni, lavorando anche come gelataio.

Il successo arrivò nel 1976, quando A storia mia (o scippo), primo singolo, vende 50.000 copie in patriaCiò gli consente di prendere parte alle sue prime scene, come Monaca e Mamma. La consacrazione arriva però negli anni Ottanta, grazie a pellicole come Celebrità e L’ave Maria, raggiungendo l’apice con l’album Nu’jeans e na’maglietta.

Ora un artista affermato, D’Angelo partecipa anche a molti programmi noti condotti da Pippo Baudo e Raffaella Carrà. Nel 1986 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Vai, uno dei brani più venduti di quell’anno, nonostante i giudizi brutali della critica. Nel 1989, in seguito alla morte dei genitori, Nino cambia radicalmente, dopo essere caduto in depressione e aver tentato il suicidio. Tolto il caschetto che lo aveva reso famoso, opta anche per canzoni basate su temi diversi, come Bravo ragazzo e Tiempo.

Ha preso parte di recente al Festival di Sanremo 2010 e 2019prendendo parte anche a numerose trasmissioni ed eventi pubblici, comparendo come ospite, ad esempio, in una delle cinque serate di Gigi D’Alessio in Piazza del Plebiscito.

Nino D’Angelo e la sorprendente confessione sul suo amato collega

Pprotagonista di un concerto sold-out al Maradona di NapoliD’Angelo era un fiume in piena durante la conferenza stampa di presentazione: “È una formazione basata sugli anni ’80 e il motivo è semplice: devo tutto a Nino D’Angelo con il casco e in questa giornata così bella per me devo rendere omaggio a qualcuno che è stato fondamentale, ovvero il Nino di quegli anni tanto snobbati da molti”.

Non solo, ma Nino ha anche aggiunto che “Ha fatto muovere qualcosa nella musica napoletana. Anche Pino Daniele mi ha chiamato quando avevo il caschetto. Pino è il più grande artista napoletano, essere chiamato da lui è stato un onore. Ho incontrato Pino in questo hotel e mi ha detto: “Complimenti, sono venute tante persone per te. Sai, ho una sorella sciocca, devo presentartela, vi somigliate. Sono andato a casa di Pino e ho incontrato sua sorella, una mia grande fan, una grande fan. Stava piangendo per me e Pino ha detto: “E hai visto quanto è sciocca?”. E un aneddoto che molti non conoscevano, e che rende Nino e Pino oggi più amati che mai.

 
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