cinque film per celebrarlo – .

In questo articolo collettivo di “Incontri ravvicinati con AIACE” i giovani di AIACE VDA e del Coordinamento Giovanile FIDAS Valle d’Aosta vi offrono la visione di cinque titoli dedicati al tema del donare.

IL CUSTODE DI MIA SORELLA Nick Cassavetes, disponibile su Prime Video

STATI UNITI D’AMERICA; 2009; drammatico

La custode di mia sorella è un film inquietante ed edificante questioni bioetiche. Il regista, Nick Cassavetes, presenta al pubblico un dilemma in cui oscilla l’amore familiare simbiosi E parassitismo.

il custode di mia sorella
il custode di mia sorella

Quando piccolo Kate Fitzgerald (Sofia Vassilieva) viene diagnosticata una forma acuta di leucemia, i suoi genitori Sara (Cameron Diaz) e Brian (Jason Patric) sono pronti a donarle immediatamente sangue e midollo osseo, ma non sono compatibili. A questo punto è nata l’idea di dare alla luce un bambino “su misura”, con le caratteristiche genetiche giuste per essere compatibile con la sorella per le donazioni. Il desiderio dei due genitori di mantenere in vita Kate diventa semilucido atteggiamento di sfruttamento nei confronti della seconda figlia, Anna (Abigail Breslin), che all’età di undici anni si oppone e chiede assistenza legale ad un avvocato. Da qui si sviluppa uno scontro, destinato a sconvolgere per sempre gli equilibri della famiglia Fitzgerald.

IL DONO DI NICOLA di Robert Markowitz

Italia, Stati Uniti; 1998; Ddispiaciuto

IL DONO DI NICOLA di Robert Markowitz
IL DONO DI NICOLA di Robert Markowitz

Basato su una storia vera, il film ne è un esempio altruismo come valore universale, capace di superare il lutto, al di là dell’età e della nazionalità. Quattro anni dopo il tragico evento che lo coinvolse Nicola Verde e la sua famiglia, il regista Robert Markowitz decide di portare la storia sul grande schermo con un cast composto da Jamie Lee Curtis, Alan Bates e Gene Wexler.

Nicholas (Gene Wexler), un bambino americano di sette anni, ama l’Italia e la sua storia. Per questo motivo i suoi genitori (Jamie Lee Curtis, Alan Bates) decidono di organizzare una vacanza in Sicilia con lui e sua sorella (Hallie Kate Eisenberg). Il viaggio viene bruscamente interrotto quando, all’improvviso, la famiglia viene coinvolta in uno di essi sparatoria in autostrada Salerno-Reggio Calabria. Il giovane protagonista è gravemente ferito, secondo i medici non ha speranza. Nel frattempo, in un altro filo narrativo, vediamo accadere una tragedia che coinvolge a Famiglia italiana, i Bianchi. Suo figlio Angelo ha bisogno urgentemente di un trapianto di cuore, la sua situazione peggiora di minuto in minuto. Con tono agrodolce, la narrazione si sviluppa fino scelta dei genitori di Nicola che salverà la vita a sette persone.

18 REGALI di Francesco Amato, disponibile su Now TV

Italia, drammatica, 2020

18 regali di Francesco Amato
18 regali di Francesco Amato

18 regali è un film del 2020, ispirato alla storia vera di Elisa Girotto, scomparsa nel 2017 a causa di un cancro al seno particolarmente aggressivo. Recentemente mamma di una splendida bambina, consapevole di non poter festeggiare con lei i futuri compleanni, Elisa ha preparato 18 regali per accompagnare la crescita della figlia fino all’ingresso nell’età adulta.

Questi fatti seguono la trama del film di Francesco Amato (co-scritto dal marito di Elisa, Alessio Vicenzotto), ma si concentrano sia su una ribellione ipotetica (dato che la vera figlia di Elisa è ancora oggi in età scolare) che su una ribellione fisiologica da parte di Anna, la figlia di Elisa. L’adolescente Anna, interpretata da Benedetta Porcaroli, soffre per la perdita della madre e in occasione del suo 18esimo compleanno abbandona la propria festa e ha un incidente d’auto… con quella che scopre essere sua madre.

Questo la porta a incontrare la donna in una sorta di multiverso, proprio mentre sta scegliendo i regali per lei. Il film ha una dimensione onirica e malinconica, senza mai diventare stucchevole e descrivendo poeticamente la gestione di una perdita delicatissima.

Il film è stato premiato con il David Giovani al David di Donatello 2021.

TUTTO SU MIA MADRE, disponibile per il noleggio su Prime Video e Youtube

TUTTO SU MIA MADRE di Pedro Almodovar
TUTTO SU MIA MADRE di Pedro Almodovar

Spagna, dramma, 1999

Uno degli autori più significativi del panorama internazionale contemporaneo, Pedro Almodovar, ha spesso inserito nei suoi film il filo conduttore della donazione di organi. Non è un caso che il suo titolo più noto, Tutto su mia madre affrontare il tragica morte del figlio di Manoela, che accetta il dono del cuore di suo figlio per salvare la vita di altri attraverso il trapianto.

Il film si apre così: la telecamera accarezza dolcemente una flebo mentre scorrono i titoli di testa. Dopo alcuni scatti assistiamo Manoela, un’infermiera, che annuncia al telefono la disponibilità di un nuovo donatore di organi. Non sappiamo da chi o per chi: è il gesto in sé che conta. Un gesto che costituirà uno dei nuclei tematici fondamentali nel resto del film. Poco dopo la stessa donna si ritrova, osservata dal suo amorevole figlio, a dover recitare una scena in cui deve simulare di essere una donna di fronte alla donazione di organi da parte di un caro defunto. Scena per il resto identica anche in Il fiore del mio segretodi quattro anni prima, in cui la donna che parla con i medici si chiama proprio Manoela.

Il cinema di Almodovar è tutto attraversato da film simili compulsioni a ripetere tipicamente postmoderneritorni e riflessioni, dialettica tra realtà e finzione, indistinguibili e confuse (ad esempio la trama di Donne sull’orlo di una crisi di nervi è interpretata da Penelope Cruz nel film nel film di Gli abbracci spezzati). Quindi, dentro gioco beffardo e crudo del destino e dell’immaginazioneManoela si ritroverà presto a vivere soltanto la stessa finzione di prima interpretatosensibilizzare la gente sulla donazione degli organi: suo figlio muore in un incidente e lei dovrà iniziare elaborare il lutto proprio con il dono. Il ragazzo diventa presto un “nuovo donatore”: lei, avendo lavorato a lungo in quel campo, accetta. Come spesso accade nel cinema di Almodovar, così come nella realtà, la morte genera la vita. Seguiamo per qualche istante la nuova gioia dei genitori del ragazzo che si è salvato grazie alla donazione degli organi da parte del figlio di Manoela.

In meno di venti minuti dall’inizio lo abbiamo già oltrepassato il labile confine tra la morte e la vita e Almodovar ha esposto con chiarezza uno dei temi che gli stanno più a cuore: la donazione e il trapianto di organi, nonché, di conseguenza, la rapporto tra corpi. Non è un caso che l’ambito ospedaliero, chirurgico e sanitario spesso legato a incidenti e future morti imminenti sia una delle costanti autoriali del regista spagnolo, che ritorna con importanza variabile in molti altri titoli: La legge del desiderio, Parla con lei, La pelle in cui vivofino al suo ultimo lungometraggio, Madri parallelein cui la donazione e lo scambio di organi si estende all’intera vita di un soggetto umano, un neonato.

LA MOSSA GIUSTA di Gianluca Nanni

Disponibile su Youtube al link:

la mossa giusta di Gianluca Nanni
la mossa giusta di Gianluca Nanni

La mossa giustarealizzato da ADVS Fidas Ravenna, è un cortometraggio che racconta la storia di un giovane che, dopo una serata tra amici, si ritrova testimone di un incidente d’auto. Tra le persone coinvolte c’è la ragazza che lo interessa, ferita e bisognosa di una trasfusione di sangue. L’evento sconvolgente spinge il protagonista a riflettere profondamente sul suo comportamento e ad intraprendere importanti cambiamenti nella sua vita. Attraverso una narrazione avvincente e toccante, il film di Nanni evidenzia l’importanza cruciale della donazione del sangue. Ogni anno migliaia di vite vengono salvate in questo modo: il cortometraggio illustra come un gesto apparentemente semplice possa avere un impatto così significativo. La storia del protagonista diventa un invito alla riflessione responsabilità individuale e collettiva nei confronti della comunità.

Evidenziando come scelte personali può influenzare positivamente la salute e il benessere degli altri, La mossa giusta è anche una riflessione sulla possibilità di avere uno stile di vita sano e responsabile. Il giovane protagonista, attraverso la sua esperienza, rappresenta un esempio di crescita personale e di impegno verso gli altri. Il cortometraggio affronta temi come la responsabilità individuale, la consapevolezza delle proprie azioni e l’importanza di fare scelte informate e sane.

 
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