World Press Photo 2024, lo scatto dell’anno è “Gaza Pieta” – .

World Press Photo 2024, lo scatto dell’anno è “Gaza Pieta” – .
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Amsterdam, l’annuncio della foto vincitrice del World Press Photo 2024: “La misericordia di Gaza” di Mohammed Salem, fotoreporter Reuters – Ansa

“La Pietà di Gaza”. Ecco come è stata ribattezzata la foto di una donna palestinese, accovacciata a terra, tiene stretto a sé, quasi cullandolo, il corpo avvolto in un sudario bianco della nipote morta in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza. La foto del fotoreporter palestinese della Reuters, Mohammed Salem, ha vinto l’edizione 2024 del premio di fotogiornalismo più importante al mondo, il World Press Photo. La foto dell’anno. Pur non mostrando i volti dei due soggetti, ricorda, nella sua drammaticità, il capolavoro di Michelangelo. Un’immagine bidimensionale che, secondo molti osservatori, potrebbe diventare una statua, un monumento capace di rappresentare il dramma di questa tragica guerra.

“La misericordia di Gaza” di Mohammed Salem, fotoreporter Reuters: è la foto vincitrice del World Press Photo 2024 – Mohammed Salem, Reuters

Scattata il 17 ottobre 2023 all’ospedale Nasser di Gaza, appena dieci giorni dopo l’inizio del conflitto, la foto ritrae Inas Abu Maamar, una donna di 36 anni, che indossa un abito blu, che richiama il colore associato al manto della Madonna, mentre abbraccia il corpo senza vita di Saly, la nipote di cinque anni, coperta da un lenzuolo bianco, simbolo di innocenza e purezza, uccisa insieme alla madre e ad una sorella da un Missile israeliano. sulla loro casa a Khan Yunis.

È un’immagine profondamente commovente”, ha affermato la presidente della giuria Fiona Shields. “Una volta che lo vedi, ti rimane in mente. È come una sorta di messaggio letterale e metaforico sull’orrore e l’inutilità del conflitto” e rappresenta “un argomento incredibilmente potente a favore della pace”. La giuria, nella sua motivazione, ha sottolineato la cura e il rispetto con cui il giornalista ha scattato l’immagine, che “offre uno sguardo, allo stesso tempo, metaforico e letterale su una perdita e un dolore inimmaginabili”.​

Salem – quello più di 10 anni fa ha ricevuto un premio World Press Photo per un’altra rappresentazione del bilancio umano del conflitto nella Striscia di Gaza – ha incontrato la donna, accovacciata per terra, abbracciata alla bambina, nell’obitorio dell’ospedale, in un momento in cui molti residenti erano andati lì a cercare i loro parenti dispersi, vittime delle bombe. Lo ha fatto poco dopo il parto di sua moglie, quindi il momento è stato “pieno di forza e tristezza allo stesso tempo”: “Questa immagine lo riassume il sentimento più ampio di ciò che è accaduto nella Striscia di Gaza”.

Tra le altre sezioni, la sudafricana Lee-Ann Olwage, per la rivista Geo, ha vinto il premio “Storia dell’anno” con il suo ritratto intimo di una Famiglia malgascia che vive con un genitore anziano affetto da demenza. “Questa storia affronta un problema di salute universale attraverso la lente della famiglia e dell’assistenza”, hanno affermato i giudici. “La serie di immagini è composta con calore e tenerezza, ricordando al pubblico l’amore e l’intimità necessari in tempi di guerra e aggressione in tutto il mondo”, hanno aggiunto.

Il fotografo venezuelano Alejandro Cegarra ha vinto il premio per il progetto a lungo termine con il suo Immagini in bianco e nero di migranti e richiedenti asilo che tentano di attraversare il confine meridionale del Messico, scattato per il New York Times/Bloomberg. Anche lui migrante, Cegarra “ha offerto una prospettiva sensibile e incentrata sull’uomo”, evidenziando, secondo la giuria, la resilienza di chi si sposta, lasciando la propria terra natale per altri. Nella categoria “formato aperto”, l’ucraina Julia Kochetova ha vinto con il suo sito web che “combina il fotogiornalismo con lo stile documentaristico personale di un diario per mostrare al mondo cosa significa convivere con la guerra come realtà quotidiana”.

Le foto vincitrici nel 2024 sono state selezionate tra 61.062 candidature, inviate da 3.851 fotografi provenienti da 130 paesi. Le foto saranno esposte nella chiesa Nieuwe Kerk di Amsterdam ffino al 14 luglio. Come di consueto, altre mostre viaggeranno in giro per il mondo, in varie località. Per rileggere e riflettere su un anno di fatti e storie. Con la forza delle immagini.

In Italia, prima tappa a Roma, dall’8 maggio al 9 giugno al Palazzo delle Esposizioni.

 
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