quest’anno in crescita del 65% rispetto al periodo pre-Covid – .

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Il numero di richieste di prenotazione alla Cup (primo diagramma a sinistra) e il numero di prenotazioni effettuate

«L’esame al Cup sarà tra due mesi» oppure «Devo viaggiare un’ora per la visita». Se ti è mai capitato di dire o sentire frasi simili, forse questo articolo potrebbe darti una risposta, sicuramente più rapida di quella che hai ricevuto dal CUP. Perché le liste d’attesa sanitarie? Il motivo lo spiegano i grafici realizzati dall’Ars (Agenzia regionale per la sanità) che si concentrano proprio sul cuore delle prenotazioni: il Cup. Se pensate che la Coppa, con quelle liste d’attesa, funzioni meno di prima, i dati dicono che vi sbagliate. Sono stati confrontati due anni, il 2019 (perché era quello immediatamente prima del Covid) e il 2023 (ovviamente perché era il più vicino). Tra i due anni emerge un dato: il 33 per cento in più di prenotazioni effettuate dalla Coppa. Vuol dire che lo scorso anno nelle Marche ci sono state un terzo di prenotazioni in più rispetto a 5 anni fa. Eppure ci sono liste d’attesa. Già, perché con l’aumento delle prenotazioni la richiesta di sostenere i test è aumentata vertiginosamente: più del 38% dal 2019 al 2023. In numeri: nel 2019 le richieste di prenotazione al Cup sono state 1 milione e 574mila. Nel 2023 2 milioni 168mila. Prenotazioni effettuate: da 1 milione e 412mila (2019) a un milione e 883mila.

Il confronto dei primi tre mesi del 2019 con il primo trimestre del 2024

Numeri che salgono ancora di più se si confrontano i primi tre mesi del 2024 con i primi tre mesi del 2019. Qui si vede che quest’anno la Coppa ha raddoppiato le prenotazioni rispetto a 5 anni fa: più del 51%. A fronte però di un’esplosione della domanda di prenotazioni: il 65% in più quest’anno rispetto a 5 anni fa. Una richiesta di prenotazioni che non è frutto delle Marche ma questo aumento della richiesta di esami si registra un po’ ovunque. E sul tema è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci che nei giorni scorsi ha annunciato un nuovo decreto sulle liste di attesa, per migliorare l’efficienza del sistema. Tra i punti chiave, ha sottolineato il ministro, c’è quello di ridurre del 20% le prescrizioni mediche non necessarie.

 
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