Il proprietario di Tesla ha annunciato in un tweet che farà ricorso contro la decisione del tribunale australiano e si è scagliato contro il primo ministro. La risposta del premier Anthony Albanese: “Questo miliardario arrogante pensa di essere al di sopra della legge”
Il tuo browser non supporta HTML5
Per Elon Musk si tratta di censura. Il proprietario di Tesla ha spiegato in un tweet che farà ricorso contro l’ordinanza emessa dal tribunale australiano di rimuovere dalla sua piattaforma X i video dell’attacco nella chiesa di Sydney, in cui si vede accoltellato il vescovo Mar Mari Emmanuel. La misura è stata chiesta dai giudici da Julie Inman Grant, commissaria per la sicurezza elettronica dell’Australia.
La posta
Con un post sul social network Australian e-Security Commissioner, cosa impedisce a un paese di vigilare su Internet?”
leggi anche
Elon Musk, previsione sull’IA: “Supererà l’intelligenza umana nel 2025”
La risposta
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha risposto al patron di Tesla con un video trasmesso dalla ABC, la televisione pubblica australiana: “Faremo quanto necessario per affrontare questo miliardario arrogante che pensa di essere al di sopra della legge, ma anche al di sopra della comune decenza. L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto sia fuori dal mondo il signor Musk”.
L’attacco
I video contestati si riferiscono all’aggressione del 15 aprile in cui un ragazzo di 15 anni ha ferito diverse persone durante la messa mattutina trasmessa in diretta in una chiesa di Sydney. Tra le vittime c’è anche Mar Mari Emmanuel, vescovo ultraconservatore noto per le sue campagne contro la comunità LGBTQIA+ e per le sue posizioni contro il Covid. I feriti, compreso il vescovo, non sono in pericolo di vita.
leggi anche
Sydney, aggressione con coltello in una chiesa: l’aggressore ha 15 anni
Tag: Elon Musk rifiuta rimuovi video Sydney chiesa attacco
