ci sia pace tra Palestina e Israele. No alla guerra, sì al dialogo – .

Al Regina Caeli, il Papa rinnova il suo appello per il Medio Oriente: “Il dialogo si rafforzi e dia buoni frutti”. Chiede poi di pregare per l’Ucraina che “soffre tanto” e invia i suoi affettuosi auguri alle Chiese ortodosse e orientali che, seguendo il calendario giuliano, celebrano oggi la Pasqua: “Il Signore conforti tutte le comunità nella prova”. Vicinanza alle popolazioni del Rio Grande do Sul, Brasile, colpite da devastanti alluvioni

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

“No alla guerra, sì al dialogo!”

Poche sillabe del Papa al Regina Caeli oggi, 5 maggio, sufficienti però a indicare l’unica via possibile per il Medio Oriente devastato dalla violenza: il dialogo. Quella tra Israele e Palestina che Francesco, affacciandosi alla finestra del Palazzo apostolico, auspica si rafforzi.

Buoni frutti

Ci sia la pace affinché il dialogo tra loro si rafforzi e porti buoni frutti.

Le parole del Papa arrivano nei giorni in cui sono in corso i colloqui tra Israele e Hamas, con mediatori Egitto e Qatar, per la cessazione delle violenze a Gaza. C’è chi nega qualsiasi progresso apparente; Fonti arabe parlano invece della “migliore” bozza di accordo già sul tavolo, la cui approvazione potrebbe essere imminente. Papa Francesco, rivolgendosi ai fedeli, chiede preghiere affinché non venga meno questa opportunità di dialogo che, come ha detto in tante altre occasioni, nell’attuale situazione del mondo è una “necessità”.


I fedeli in Piazza San Pietro per il Regina Caeli

Preghiere per l’Ucraina sofferente

Il Papa non manca di chiedere preghiere per l’Ucraina, definita ancora una volta “tormentata”. Non si fermano gli attacchi russi nel Paese dell’Est europeo: uno degli ultimi a Kharkiv, ieri notte, con un assalto di droni kamikaze che ha ferito sei civili, tra cui tre donne, due uomini e una bambina di 8 anni.

Per favore, continuiamo a pregare per la martoriata Ucraina… Soffre molto!

Auguri per la Pasqua alle Chiese ortodosse e orientali

Con lo sguardo all’Europa dell’Est e all’Oriente del mondo, papa Francesco invia poi “con tanto affetto” gli auguri da parte delle Chiese ortodosse e di alcune Chiese orientali che, secondo il calendario giuliano, celebrano oggi la Pasqua con la massima solennità.

Il Signore risorto riempia di gioia e di pace tutte le comunità e conforti quanti sono nella prova. Buona Pasqua a loro.

Gli auguri del Pontefice sono accolti con applausi dai fedeli in piazza, dove sventolano cartelli e striscioni e dove sono presenti gruppi di giovani provenienti dall’Italia e dall’estero, oltre a diverse bande musicali provenienti da varie regioni italiane che hanno suonato prima e dopo il Papa apparso: «Grazie a voi che avete giocato così bene e spero che continuiate a giocare ancora un po’», dice a braccio Jorge Mario Bergoglio, sorridendo e salutando con la mano.



I credenti ortodossi celebrano la Pasqua a Kiev


I credenti ortodossi celebrano la Pasqua a Kiev

Vicinanza alle popolazioni del Rio Grande do Sul colpite dalle inondazioni

Il volto del vescovo di Roma si oscura invece quando, sempre negli appelli dopo la preghiera mariana, fa riferimento alla popolazione dello Stato di Rio Grande do Sul, in Brasile, colpita da violente alluvioni. Dal 2 maggio, l’acqua del fiume che attraversa la capitale ha superato il livello di piena, raggiungendo più di 4 metri, la più alta nella Guaíba dal 1941, quando Porto Alegre subì la peggiore alluvione della sua storia. Le alluvioni degli ultimi giorni hanno causato la morte di almeno 56 persone, circa altre 70 risultano ancora disperse, e devastato intere città, costringendo oltre 17mila abitanti ad abbandonare le proprie case. Papa Francesco assicura la sua preghiera:

Il Signore ha accolto i defunti, ha confortato i familiari e quanti hanno dovuto lasciare le proprie case



Danni causati dalle inondazioni nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul


Danni causati dalle inondazioni nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul

 
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