Israele scava una zona cuscinetto in Libano. Papa: cessate il fuoco subito – .

Israele scava una zona cuscinetto in Libano. Papa: cessate il fuoco subito – .
Israele scava una zona cuscinetto in Libano. Papa: cessate il fuoco subito – .

ANSA

“Quanto dolore provoca la guerra, ancora più stridente e assurdo là dove è stato promulgato il Vangelo della pace! A chi alimenta la spirale dei conflitti e ne trae profitti e vantaggi, ripeto: basta! Basta, perché la violenza non porterà mai la pace. È urgente cessare il fuoco”. È questo il nuovo appello del Papa in occasione dell’udienza ai partecipanti alla 97esima Assemblea della Riunione degli Opportunità per le Chiese Orientali (Roaco). «Molte comunità dell’Est sono ferite e sanguinano a causa dei conflitti e delle violenze che subiscono», ha ricordato Francesco. «Pensiamo ad alcuni luoghi dove vivono: la Terra Santa e l’Ucraina; Siria, Libano, tutto il Medio Oriente; il Caucaso e il Tigrai: proprio lì, dove vive buona parte dei cattolici orientali, infuriano in modo brutale le barbarie della guerra. E non possiamo restare indifferenti”.

Sulla situazione in Terra Santa, “dove tutto ha avuto inizio”, il Papa ha osservato che “oggi i fedeli di tutto il mondo sono chiamati a far sentire la loro vicinanza; e incoraggiare i cristiani, lì e in tutto il Medio Oriente, ad essere più forti della tentazione di abbandonare le loro terre dilaniate. Penso a una situazione brutta: quella terra si sta spopolando di cristiani”.

La striscia di territorio libanese al confine con Israele è stata spopolata di esseri umani nelle ultime settimane. Fotografie satellitari e analisi di esperti hanno rivelato Financial Times che gli attacchi avrebbero creato una “striscia di sicurezza” profonda 5 chilometri. Una “zona morta” per tenere lontano Hezbollah. Secondo un alto funzionario dell’esercito israeliano citato dal Financial Times«non è una zona cuscinetto: vogliamo solo respingere Hezbollah».

Da Washington, il ministro degli Esteri Yoav Gallant ha detto che l’esercito potrebbe “riportare il Libano all’età della pietra”, anche se preferisce una soluzione diplomatica. Secondo quanto riferito, un raid su Nabatieh ha causato 19 morti e dozzine di feriti, distruggendo un edificio a due piani. In otto mesi e mezzo sono state uccise almeno 400 persone in Libano, tra cui decine di civili, e 40 in Israele, tra cui 11 civili. A Beirut è atteso un inviato del Qatar per tentare una mediazione.

Gallant ha anche affrontato la questione del periodo postbellico nella Striscia di Gaza: un processo “lungo e complesso”, a cui dovrebbero partecipare i palestinesi locali, i partner regionali e gli USA. Fonti informate hanno rivelato a Tempi di Israele che l’Egitto e gli Emirati Arabi Uniti sarebbero pronti a partecipare ad una forza di sicurezza che lavori a fianco dei funzionari locali. Continuano i bombardamenti sulla Striscia. Nel nord, a Gaza City, sette persone sono state uccise e decine sono ferite nel quartiere di Shejaiya. L’esercito inviterebbe inoltre la popolazione a lasciare i quartieri di al-Turkuman e Tuffah e dirigersi verso la “zona umanitaria” sulla costa meridionale. Il bilancio sarebbe salito a 37.765 vittime.

In Cisgiordania, un soldato è morto e altri 16 sono rimasti feriti nell’esplosione di due bombe a Jenin. Ha rivendicato la responsabilità della Jihad islamica palestinese.

 
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