Non sei mai solo sul muro. «Dedico il mio libro ai fallimenti. La cosa che preferisco è condividere” – .

Amedeo Cavalleri ha scritto “Il treno per cadere”, edito da DeAgostini. Fondatore della community Brocchi sui Blocchi, ha raccolto anni di esperienze nel mondo dell’arrampicata in un volume pensato per chi cerca la propria strada

«Nell’arrampicata ho trovato il modo di esprimermi. Prima di non sapere cosa avrei fatto nella vita, mi sentivo un fallimento”. Una brutta parola, resa ancora più insopportabile dalla società e dalla cultura performativa contemporanea. Quante volte siamo costretti ad associare la parola fallimento a cose brutte, ad incidenti, ad imprevisti che rovinano i nostri piani? Amedeo Cavalieriautore di Esercitati a cadere edito da DeAgostini ed esperto del mondo dell’arrampicata, ha scelto di affrontare di petto il tema, dedicando il suo libro proprio a perdenti. «L’ho scritto pensando anche a chi non ha ancora trovato la propria strada». Perché ognuno di noi deve affrontare almeno un muro da scalare nella vita.

La storia di Amedeo Cavalleri

Nato a Gavardo, in provincia di Brescia, nel 1992, Amedeo Cavalieri è abituato da molti anni a pensare in verticale. La sua passione per l’arrampicata però non lo ha isolato dal mondo, ma gli ha fatto anche scoprire la bellezza della comunità, in un dialogo orizzontale costante da cui ognuno parte con il proprio bagaglio. «Nell’arrampicarsi ci si affaccia alla parete. Ma hai bisogno di qualcuno con cui farlo.

Foto di Roberto Mor

Per riunire le persone che hanno iniziato ad accompagnarlo in questo percorso fatto di sport, amicizia e amore per la natura, Cavalleri ha inaugurato nel 2016 la pagina social Brocchi sui Blocchi, che su StartupItalia abbiamo già avuto modo di raccontarlo. Il nome, va da sé, rende l’idea dell’approccio che queste persone adottano nei confronti dell’attività fisica tutt’altro che banale.

Foto di Roberto Mor

Un muro che tutti possono scalare

Nessuna pretesa contro gli altri, vietata i protagonismi oppure gli atteggiamenti che sminuiscono l’altro quando commette errori o non sembra abbastanza bravo. «La tossicità è rappresentata da due cose: prestazione e competizione. Il fatto è che oggi ci sentiamo in dovere di esibirci a tutti i costi per sentirci considerati. Inoltre, la competizione è spesso sleale: tutti partiamo da condizioni di partenza diverse”.

Brocchi Sui Blocchi Magic Wood Foto di Roberto Mor 1
Foto di Roberto Mor

Come molti altri prima di lui, Cavalleri ha avuto diverse esperienze di vita prima di trovare il suo posto nell’ecosistema delle startup (lavora per ZeroCo2 dove si occupa di comunicazione digitale). Studi in Scienze Politiche, è stato anche cuoco. Poi è successo qualcosa: prima o poi capita di ritrovarsi davanti alla proverbiale porta scorrevole che, a posteriori, dà il senso del viaggio compiuto.

Brocchi Sui Blochi Val Daone Foto di Roberto Mor
Foto di Roberto Mor

Nel libro Abituati a cadere Cavalleri racconta di quando lo scoprì la salita. Non è stato amore a prima vista come nota nelle prime pagine. Vicino alla casa dei suoi genitori, a due passi dal Lago di Garda, le montagne fanno parte del paesaggio. Così un giorno confidò alla madre che gli sarebbe piaciuto provarci: così il regalo per il suo 23esimo compleanno arrivò sotto forma di iscrizione ad un corso di arrampicata.

Davide Sicilia Foto di Roberto Mor
Foto di Roberto Mor

Anche se non sono bravo a farlo sport di squadra – così ci ha confidato – Cavalleri faceva sì che scalare una parete rimanesse per lui un’esperienza da vivere in gruppo. «Condividere è la cosa che preferisco – scrive nel libro – prendere qualcosa di mio e condividerlo con un’altra persona, o due, o trentamila, affinché diventi di tutti e possiamo crescere insieme attraverso quell’esperienza».

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT La biblioteca mobile entra nella scuola. Lettura ad alta voce con gli studenti – .