“Il Milan farebbe bene a puntare su De Zerbi. La sua filosofia si sposa perfettamente con quella del club” – .

“Il Milan farebbe bene a puntare su De Zerbi. La sua filosofia si sposa perfettamente con quella del club” – .
“Il Milan farebbe bene a puntare su De Zerbi. La sua filosofia si sposa perfettamente con quella del club” – .

Chi sarà il prossimo allenatore del Milan? La pista si è raffreddata una volta per tutte Julen Lopeteguiil direttore sportivo del Shakhtar Donetsk Carlo Nicolini ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it dell’ipotesi Roberto De Zerbiil cui nome tornerebbe persistentemente ad essere associato non solo Panchina rossonera ma anche, e soprattutto, a quello di Bayern Monaco.

Voi che avete lavorato insieme: com’è De Zerbi come allenatore? Cosa ti ha portato a sceglierlo per lo Shakhtar?

“Ho scelto De Zerbi allo Shakhtar perché lo conoscevo. Perché secondo noi è un genio in campo. Ha qualcosa che gli altri non hanno, vede situazioni che altri forse vedono dopo di lui. Ha un piano di gioco che ci è piaciuto, che mi piace, una proposta di gioco che porta ad avere il possesso, a costruire, a tenere la palla, a fare tanti gol, a far crescere i giovani, ma allo stesso tempo a cercare il risultato. Quindi ha delle qualità, conosce alcuni giocatori, sa parlare, sa entrare intimamente nel giocatore per farlo rendere al meglio, e si vede anche lì in Italia che ci sono alcuni giocatori che sono venuti a lui e che con lui hanno ottenuto 10, mentre con altri allenatori ottengono 7/8. Quindi probabilmente è più bravo degli altri a trovare la propria posizione, è più bravo degli altri a motivarli, è più bravo degli altri a spiegare cosa vuole da loro, è più bravo degli altri a capire quali sono le loro priorità, le loro caratteristiche e fare riflettono le loro capacità e il loro ruolo. Ha quindi tanti plus che ho io, che ci hanno portato a sceglierlo. Oltre ad essere giovane, ma allo stesso tempo già con grande esperienza in diverse categorie, dalla C, alla B, alla A e ora anche in Europa. Essendo però cresciuto in un club importante come il Milan, da giovane, al fianco di campioni di un certo livello. Sono tutte cose che quando le metti sul piatto della bilancia ti fanno propendere fortemente per andare a sceglierlo”.

4-2-3-1. Sia la filosofia di De Zerbi che quella del Milan si basano su questo modulo. Credi che possa essere il sostituto ideale di Pioli proprio per questo?

“Certamente la rosa milanista, il tipo di gioco milanista, il DNA milanista, sono molto simili, dal mio punto di vista, alla filosofia che ha De Zerbi. Quindi per questo lo considero un allenatore che ha le caratteristiche per allenare il Milan, e sul quale il Milan farebbe bene a puntare rispetto ad altri nomi che, pur essendo grandi allenatori, hanno caratteristiche non tipiche del Milan. Anche perché non è detto che il più forte faccia bene in certe condizioni, perché il più forte è il più forte in certe situazioni e circostanze, secondo me Zerbi è perfetto per la filosofia del Milan, per la rosa che il Milan ha e farà perché loro Sicuramente dovrà fare un trasferimento, e dovrà fare il trasferimento in base all’allenatore che arriverà, perché altrimenti è difficile far fare certi giocatori se il giocatore ha certe caratteristiche e l’allenatore gli chiede di fare cose diverse. Quindi, da questo punto di vista, il suo inserimento sarebbe sicuramente ancora più immediato, rispondendo alla tua domanda”.

Al di là della rosa attuale del Milan, chi potrebbero essere le colonne portanti della squadra di De Zerbi?

“Ho visto cosa ha fatto De Zerbi. Allora facciamo un esempio con le nostre ali alte (dello Shakhtar ndr), credo che possa essere l’allenatore giusto per far esplodere davvero Leao per il potenziale che ha, che secondo me non ha ancora espresso al massimo , per citarne uno a titolo di esempio. Poi ovviamente sarà la società con De Zerbi a parlare di queste cose qui, se hanno bisogno di altri giocatori oppure no.

Quale dei ragazzi del suo Shakhtar potrebbe un giorno essere adatto al Milan o ad una grande squadra europea?

“Considerando quanti giocatori regaliamo alla Nazionale ucraina, che si è qualificata con merito agli Europei, mettendo anche in difficoltà l’Italia, credo che più di un giocatore dello Shakhtar, per esperienza, qualità, analisi, possa giocare in grande italiano. squadre, visto anche il fatto che molte di queste sono giovani, giovanissime, ma allo stesso tempo con grande esperienza internazionale. Perché giocare la Champions ogni anno, giocare in Nazionale, in queste condizioni, ti porta anche ad essere più maturo degli altri lei ha tre, quattro anni più di te ma alla fine l’Europa l’ha vista in qualche preliminare e basta. Quindi potremmo fare tanti nomi: da Matvienko al centrale Bondvar, dai due brasiliani, gli ultimi presi, Marlon. piuttosto che Kevin, ma anche lo stesso Eguinaldo e Newerton, per non parlare di quelli che citano Sudakov e Bondarenko che sono due fenomeni, ma davvero assoluti, e un attaccante come Sikan che segna in Champions League contro il Barcellona, ​​segna gol contro il Porto , segna bene e gioca in Nazionale. Quindi ci sono tanti giocatori, bisogna ovviamente capire, squadra per squadra, squadra per squadra, dove possono essere più utili. Ma, ripeto, la qualità dei giocatori dello Shakhtar è notevole, grazie anche all’ottimo lavoro del club, in primis presidente, amministratore delegato, direttore sportivo, scouting e staff, perché senza qualità non si ottengono i risultati che abbiamo noi. e stanno ottenendo, e soprattutto in questa situazione. Ormai sono 10 anni oggi che non giochiamo una partita in casa, che siamo stati lontani dalla Donbass Arena, che abbiamo viaggiato per il mondo e per l’Ucraina, eppure continuiamo a vincere campionati, a sfornare talento, vendere giocatori ai top club europei. Continuiamo a prendere ottimi giocatori che facciamo grandi e poi dal mercato occidentale vengono a guardarli perché poi dicono ‘Vengono dallo Shakhtar quindi hanno una cultura europea e quindi possono essere già pronti per le grandi squadre occidentali’ ‘, che invece non rischiano con il giovane brasiliano di turno”.

Sul futuro di De Zerbi:

“Con De Zerbi allo Shakhtar era nato un progetto importante. Era iniziato un lavoro che pensavamo ci avesse portato ad essere tra i migliori, ma dico i pochi migliori, in Europa. Purtroppo non ne avremo mai la prova, è un sogno che si è infranto. Continuiamo a lavorare, speriamo che Roberto raggiunga quel top che pensavamo potesse raggiungere con un’altra squadra”.

 
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