ecco il nuovo libro di Altramontagna sulla pista di bob di Cortina. Dieci punti di vista, per dieci approfondimenti su un caso simbolico – .

ecco il nuovo libro di Altramontagna sulla pista di bob di Cortina. Dieci punti di vista, per dieci approfondimenti su un caso simbolico – .
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È uscito oggi Scivolo olimpico (edizioni People), il libro sugli sviluppi della ormai “mitica” storia della pista di bob di Cortina. Il carattere del libro, curato da Pietro Lacasella e L’AltraMontagna, è quello di un instant book: è la fotografia di un istante, anche se a dire il vero le fotografie sono dieci. Dieci punti di vista, dieci approfondimenti, per esaminare come si è evoluto fino ad oggi un caso che ha avuto risonanza sui media nazionali.

Tra le nuove infrastrutture in costruzione per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, la pista di bob ha infatti acceso un dibattito pubblico molto partecipativo, divenendo emblema di politiche miopi che utilizzano i beni della comunità a favore di pochi.

Se il costo annunciato della struttura supererà abbondantemente i 100 milioni di euro, il numero dei praticanti italiani non raggiungerà le sessanta unitàcompresi bob, slittino e skeleton (maschile e femminile).

Eppure, appena oltre il confine, a Innsbruck e Saint Moritz sarebbero stati due gli impianti destinati ad ospitare le gare olimpiche: una scelta che avrebbe tutelato la conca ampezzana da inutili danni paesaggistici e ambientali. Non solo, le speranze che il nuovo impianto possa ammortizzarsi negli anni sono del tutto vane. A nulla è servito il grido di avvertimento della donna Pista di bob Cesana Pariol, realizzata in occasione delle Olimpiadi di Torino 2006 e dismessa pochi anni dopo la sua inaugurazione.

In questo volume a dieci voci, l’avventura nera del bob assume forme sorprendenti e viene raccontata toccando gli aspetti più diversi, le concause, i retroscena, i numeri aziendali, le conseguenze socio-economiche a cui pochi hanno pensato. Vengono delineati i ritratti degli atleti e descritte le folli discese. Un viaggio amaro, ma anche ironico, scivolando sul ghiaccio verso l’evento olimpico.

Il libro raccoglie i contributi di Luca Andreazza, Michele Argenta, Giovanni Baccolo, Cecilia Butini, Diego Cason, Sofia Farina, Marco Albino Ferrari, Cristina Guarda, Pietro Lacasella, Daniele Loss, Luigi Torreggiani e Mauro Varotto.

Queste pagine – si legge nella nota del redattore – non hanno né la pretesa né la presunzione di analizzare in modo definitivo ed esaustivo la vicenda della pista di bob di Cortina. Troppe sono le variabili in gioco in questa fase evolutiva, in cui si susseguono continue e rapide trasformazioni, e troppe le incognite sul futuro del sistema per prevederne la longevità. È piuttosto la fotografia di un istante“.

L’intero compenso destinato agli autori sarà devoluto, con decisione unanime, a Fondazione Giovanni Angelini – Centro Studi Montagna Belluno. L’obiettivo è supportare chi quotidianamente studia il passato e il presente delle nostre montagne a immaginare il proprio futuro.

Al momento il libro è disponibile sul sito People QUI, al Trento Film Festival e presto nelle librerie.

L’illustrazione in copertina è di Andrea Bettega.

 
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