“Sei giorni in manicomio”, esordisce il nuovo libro-mostra di Antonio Fiasconaro – BlogSicilia – .

“Sei giorni in manicomio”, esordisce il nuovo libro-mostra di Antonio Fiasconaro – BlogSicilia – .
“Sei giorni in manicomio”, esordisce il nuovo libro-mostra di Antonio Fiasconaro – BlogSicilia – .

Un viaggio all’interno (e nell’inferno) dell’ex manicomio Pietro Pisani di Palermo all’inizio degli anni Novanta diventa prima un’inchiesta giornalistica e poi, più di trent’anni dopo, un libro-denuncia in forma di diario. È il giornalista palermitano Antonio Fiasconaro a compiere il viaggio e a fare da Cicerone ai lettori nel suo nuovo libro dal titolo “Sei giorni in manicomio”.

Il volume, edito da Nuova Ipsa Editore, ha debuttato nelle librerie e negli store online, è stato presentato alla Nuova Ipsa di Palermo nel corso di un evento a cui hanno partecipato, tra gli altri, Giampiero Cannella, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune del capoluogo siciliano. , Giancarlo Manenti, all’epoca presidente del Comitato di gestione dell’Azienda USL 59, colui che rese possibile il reportage, di Toti Amato, presidente dell’ordine dei medici di Palermo e di Franco Lannino che con le sue fotografie lungo i viali Pisani , ha accompagnato il giornalista ora prenota l’inchiesta.

Un viaggio in cui il lettore rivive il dramma di quel luogo, alcune storie simboliche di persone “condannate” a restare a vita tra le mura, o al massimo, tra i viali di un ospedale.

È stata una settimana di inchiesta giornalistica vecchio stampo che per molte settimane ha trovato spazio sul quotidiano La Sicilia. Una vera denuncia di una situazione drammatica che giorno dopo giorno è stata vissuta nel silenzio e nella sofferenza di chi era ricoverato e di chi – come il personale della struttura – ha cercato di lottare per dare un minimo di dignità a tanto dolore e disperazione. .

Tra i racconti emerge anche quello della poetessa Maria Fuxa, considerata per diversi anni l’Alda Merini della Sicilia ma nelle pagine di “Sei giorni in manicomio” c’è molto altro.

Fiasconaro, “Durante la Pandemia ho rispolverato gli archivi”

L’autore del libro-inchiesta, Antonio Fiasconaro, giornalista de La Sicilia ma anche scrittore che ha scritto altri volumi, spiega la genesi della sua nuova fatica letteraria: “L’idea – dice – nasce essenzialmente da una deformazione che abbiamo noi giornalisti: per preservare il nostro materiale di lavoro. Dopo tanti anni, durante la pandemia, ho rispolverato tutti gli appunti, gli appunti e i diari del mio archivio durante un viaggio investigativo che ho compiuto nell’aprile del 1991 all’interno del manicomio Pietro Pisani di Palermo. Ho pensato di farne un trasporto letterario di quell’indagine che ho fatto 33 anni fa ed è venuto fuori quest’opera”.

“In Sicilia la legge Basaglia è arrivata troppo tardi”

E prosegue: “Non è un racconto ma una sorta di diario che scandisce i giorni della mia presenza all’interno del manicomio. Sono entrato lunedì 22 aprile 1991 e sono uscito il 27 aprile. Sei giorni interi dentro la città nella città. È una sorta di diario che il lettore può leggere ogni giorno per verificare ciò che ho visto quella settimana dentro quel manicomio. Basti pensare che nel 1991, all’interno di quello che veniva definito ‘ex ospedale psichiatrico Pietro Pisani’, si trovavano quasi 600 pazienti. Nel 1978 quando entrò in vigore la legge Basaglia che sancì i manicomi i ricoverati erano quasi 3000. Una cifra esagerata. Va ricordato che chi entrava dal manicomio non ne usciva mai più”.

Fiasconaro poi conclude: “La legge Basaglia è arrivata troppo tardi in Sicilia. Il manicomio di Palermo ha chiuso i battenti nel 1996. Per tutto quel periodo abbiamo avuto dei rottami, degli internati, tra quelle mura. Per me è stata un’esperienza professionale che mi ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista ma chi leggerà questo libro riceverà tanti pugni nello stomaco.”

A proposito del libro

Nella primavera del 1991, Antonio Fiasconaro, giovane giornalista, decise di compiere un viaggio investigativo in quello che era il più grande manicomio della Sicilia e del Sud Italia: il “Pietro Pisani” di via Pindemonte. Tutto questo ha trovato spazio sulle pagine del quotidiano La Sicilia correlate dalle fotografie in bianco e nero del fotoreporter Franco Lannino. Il volume di circa 170 pagine contiene anche le cartelle cliniche, i titoli dei giornali dell’inchiesta che sconvolsero le coscienze di molti e puntarono i riflettori su una realtà sconosciuta ai più.

Nuova Ipsa Editore

Nuova Ipsa Editore nasce nel 1981 per rispondere a un’esigenza precisa: colmare la grave lacuna presente nei testi scientifici sulle Medicine Naturali in lingua italiana. Specializzata nel settore della Low dose medicine, il principio della medicina a basso dosaggio basato su omeopatia, omotossicologia e PNEI, apre ormai da anni i suoi orizzonti alla scrittura di tutti i generi.

Nel 2000 Nuova Ipsa investe nel processo di totale ampliamento della linea editoriale, rafforzando la propria capacità produttiva, che si arricchisce e completa con diversi saggi, narrativa e poesia. Nascono in questo periodo le serie Mnemosine, Augustali, Augustali pocket, Monotascabili, Colapesce, Saggi, Chordae, Bibliofilia, Politecnico Mediterraneo, EA, Qanun e Adab.

Grande interesse è dato alla storia di Palermo e della Sicilia e ai personaggi e agli eventi che hanno reso celebre la nostra terra. Poeti come Giovanni Meli, personaggi interessanti come il principe Raimondo Lanza di Trabia, la famiglia Florio ed eventi memorabili e ancora attuali come la Targa Florio. Ampio spazio è riservato anche agli autori emergenti, con opere di narrativa di grande rilievo: gialli, thriller, noir, romanzi storici e di formazione. Inoltre diamo ancora voce alla poesia, in un tempo in cui è molto difficile trovare sensibilità in questo ambito.

 
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